Il sostituto Procuratore della Repubblica di Livorno Paola Rizzo, ha notificato all’Avv. Ezio Bonanni, che assiste i familiari di Posarelli, la data dell’udienza, fissata il 19 aprile prossimo. Alla sbarra l’ultranovantenne Piero De Gaudenzi, all’epoca dei fatti dirigente dell’azienda di Rosignano, in provincia di Livorno, dove l’amianto è tuttora presente – testimonia il figlio Massimiliano anche lui dipendente della Solvay -.
Romano Posarelli è morto, tra atroci sofferenze, per adenocarcinoma, il 18 novembre 2010, dopo aver respirato, per decenni, la polvere delle lavorazioni di manufatti di amianto. A Posarelli è stata anche riconosciuta dall’INAIL la natura professionale della malattia che lo ha poi portato alla morte.
«L’Osservatorio Nazionale Amianto della Regione Toscana – ha commentato Massimiliano Posarelli sia come associato sia come parte lesa – proseguirà le sue iniziative in tutela di tutte le vittime, per avere giustizia e, soprattutto, per la rimozione dell’amianto ancora presente nei luoghi di lavoro».
Redazione Stato
Cronaca ONA: morte amianto Romano Posarelli, rinvio a giudizio per dirigente Solvay
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L’ONA incontra la Commissione Sanità e Sicurezza Sociale della Regione Campania, e l’Avv. Ezio Bonanni interviene in diretta televisiva, per squarciare il velo sulla malasanità.
L’impegno della Sezione e del Comitato Settoriale Responsabilità Medica dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA A.R.M.I.) comincia ad assumere rilevanza nazionale, e domani, 12.04.2012, attraverso l’emittente Mediaset Canale5, che dedicherà parte del programma Mattino Cinque al problema della malasanità, interverrà a partire dalle ore 9.05, in diretta l’Avv. Ezio Bonanni, ponendo come momento centrale la necessità di attività preventive dell’inadempimento delle obbligazioni mediche e di una più attenta verifica sui dispositivi medici, oltre che di maggiore tutela delle vittime.
Sempre giovedì 12.04.2012, l’ONA incontrerà la Commissione Sanità e Sicurezza Sociale della Regione Campania, presieduta dall’On.le Schiano Di Visconti Michele, e alla presenza anche degli On.li Rosa D’Amelio e Nando Romano.
La delegazione sarà guidata dall’Avv. Paola Primon, cui è stato affidato il coordinamento dell’ufficio legale nazionale dell’Associazione, e porrà l’attenzione sulla necessità della prevenzione primaria, e della tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
Saranno presenti Sessa Carlo e D’Argenio Francesco, responsabili della sede ONA di Avellino, ed ex dipendenti di Isochimica, malati di patologie asbesto correlate, che al pari di oltre 100 colleghi nelle stesse condizioni e di molte vedove, attendono il giusto riconoscimento, rispetto a quella che ritengono essere la sottovalutazione dell’entità dei postumi da parte degli enti previdenziali.
“E’ necessario prima di tutto intervenire con la prevenzione primaria, rimuovendo il cancerogeno dai luoghi di vita e di lavoro, e poi con la diagnosi precoce, e per chi è già malato, come lo sono la gran parte dei lavoratori dell’Isochimica, attraverso l’art. 13, comma 7, della legge n. 257/92, ci deve essere il prepensionamento.
L’INAIL ha riconosciuto solo pochi anni di esposizione, mentre noi chiediamo l’integrale riconoscimento di tutto il periodo lavorativo – dichiara l’Avv. Paola Primon – in modo da poter accedere con il 50% di maggiorazione al prepensionamento. I lavoratori già malati, che quindi sono destinati ad aggravarsi, e che hanno un alto rischio di contrarre più gravi patologie – prosegue l’Avv. Primon – non possono rimanere a lavorare spesso in ambienti polverosi, perché ciò faciliterebbe la progressione di queste patologie. Debbono essere tutelati e curati. Lo Stato e gli enti pubblici debbono fare almeno il minimo per loro che sono già malati”.
L’impegno istituzionale dell’ONA proseguirà il giorno 13 aprile con l’audizione, unitamente ad UGL nazionale, in persona del segretario nazionale, Sig. Centrella Giovanni, presso il Ministero del Lavoro con il Viceministro, Prof. Michel Martone, e anche in quella occasione, unitamente al segretario generale dell’UGL, cui vanno doverosi ringraziamenti, l’ONA insisterà affinché venga adottato un atto di indirizzo che determini l’applicazione uniforme della normativa per un prepensionamento dei lavoratori dell’amianto che hanno contratto patologie asbesto correlate.
Roma, 11.04.2012
Ufficio Stampa ONA
Per eventuali chiarimenti, se urgenti:
Avv. Ezio Bonanni
335-8304686
Avv. Paola Primon
342-1640323