Settembre è arrivato e un nuovo anno accademico attende gli universitari al varco. Comincia la grande migrazione verso nord (o verso sud, per coloro che dalla provincia di Foggia hanno deciso di iscriversi a Bari), e per molti fuorisede ha inizio anche la ricerca di una stanza. Operazione che oggi avviene per lo più attraverso i social: esistono migliaia di gruppi Facebook che fanno da vetrina ad annunci di ogni genere, dove è facile trovare una sistemazione che possa soddisfare l’esigenze degli studenti, ma è altrettanto semplice andare incontro a dei rischi o problematiche di diverso tipo. Prima fra tutti, la totale incompatibilità tra la descrizione delle case riportate negli annunci e la realtà effettiva. Secondo, l’esigua offerta per gli studenti maschi.
Gli appartamenti per gli studenti sono, nella maggior parte dei casi, vecchi di decenni e arredate con mobili vecchi, malandati e traballanti. Si potrebbe definirli vintage, ma non hanno alcunché di fascinoso e gradevole alla vista (o all’olfatto). Molte di queste sono spacciate per “abitazioni signorili”, ma una facciata elegante nasconde spesso un’abitazione trascurata o malandata.
Altre volte, si tratta di appartamenti in stabili costruiti tra gli anni ’90 e inizi 2000, risistemate a poco prezzo con uno shopping selvaggio da Ikea. I proprietari, insomma, sanno come ricavarne un largo profitto da questo investimento. Per case dai letti cigolanti, bagni incompleti e cucine incrostate i prezzi sono non indifferenti. Gli affittuari vorrebbero forse tutelarsi e non andare incontro a grosse perdite in caso di danni da parte degli studenti, ma la verità è che il mercato offre poca qualità a prezzi esorbitanti, e gli unici a rimetterci sono sempre i fuorisede. Quelli corretti, educati e rispettosi degli spazi condivisi.
Atro grosso problema la mancanza di offerta per i fuorisede di sesso maschile: la maggior parte degli annunci sono rivolti alle ragazze, frutto di una convinzione diffusa che le donne siano più pulite e ordinate degli uomini. Il risultato è che questi debbano necessariamente accontentarsi quando, dopo tante ricerche, finalmente si imbattono in un annuncio a loro rivolto.
Questa tendenza ha diffuso un certo scoraggiamento negli studenti, i quali, dopo aver constatato che molte delle offerte propongono soluzioni poco dignitose, si arrendono alle alte cifre e, per forza di cose, si adattano. Scrive uno di loro, in uno dei tanti post di lamentala nei gruppi dedicati: “Gli studenti e lavoratori non sono ebeti, hanno una dignità. Chi perde la dignità è chi propone una situazione del genere e non chi, sfinito, accetta le condizioni perché non ha alternative!”
Quindi…Buona fortuna a tutti nella vostra ricerca!
nessuno li costringe a prendere in affitto case fatiscenti
Non declassifichiamo Bari, c’e di peggio.
Inizia ad andare a Roma, Milano, Torino……ti renderai conto sia del costo, che l’igiene scarseggia.
A Roma, in un appartamento vi era un piatto doccia in ferro arrugginito, cosa mai visto.
Ciao Lucio,
Evidentemente non hai mai provato a cercare casa a Bari.
L’offerta è quella e la domanda non manca mai.
Il problema è che la maggior parte dei proprietari non ha un minimo di dignità e pensa solo a trarne il massimo profitto.
Nessuno mi ha costretto a prendere case fatiscenti, nessuno mi ha costretto ha tinteggiare casa prima di entrarvi (nonostante l’esoso affitto) ma l’alternativa era farsi Manfredonia-Bari andata e ritorno tutti i giorni con lezioni che, a volte, finivano alle 18:00.
Prima di parlare ….
P.S. Nonostante gli appartamenti non proprio signorili, ricordo i tempi dell’Università con affetto. La compagnia, le esperienze di vita ti fanno superare le condizioni dell’alloggio…. AD ASTRA PER ASPERA
Aggiungo…senza contratto di locazione.