Foggia, 05 settembre 2020. Anna Maria Fallucchi, imprenditrice di San Nicandro Garganico, candidata nella lista ‘La Puglia domani’ di Raffaele Fitto, ha nella sua azienda 25 collaboratori di cui 20 sono donne: “E’ grazie a loro, il mio valore aggiunto, che ho potuto permettermi di fare campagna elettorale e trascurare leggermente la mia azienda. Con la mia azienda don Nunzio e Cavallo abbiamo creato quasi un brand del Gargano che dà slancio al territorio, molti ci imitano e questo è un fatto positivo. Sul Gargano ci sono molte donne imprenditrici, non è vero che sono poche, ne voglio citare una non a caso, Pachi Cassano, che stimo particolarmente. Queste donne hanno una forza non da poco perché riescono ad organizzare famiglia e azienda agricola alla perfezione”.
Il turismo è uno degli aspetti su cui ha incentrato la corsa verso la Regione. “La nostra regione resta meta tra le più ricercate ma l’economia del turismo è stata pesantemente colpita dalla pandemia e dalle misure introdotte per contenerne la diffusione. Per il futuro, molto dipenderà dai buoni investimenti in qualità dei servizi e formazione del personale che gli operatori intenderanno avviare, da una nuova classe politica che sappia intercettare, rispondere al cambiamento, e parlare ai territori ed ascoltare i loro bisogni”. Il punto è ‘destagionalizzare’ i flussi, promuovendo i piccoli come i grandi eventi, che si occupi di grossa ricettività come di piccoli borghi da valorizzare per unicità e bellezza, che ponga la tutela ambientale al primo posto dei punti di una prossima agenda politica”.
Cultura. Ha finanziato negli anni passati il libro “Masserie nella terra dei laghi”, scritto da Alex Di Muzio, con cui sono state censite tutte le strutture abbandonate al loro destino e che vorrebbe vedere ristrutturate. Ha gestito un cinema nel suo paese collaborando con il Teatro Pubblico Pugliese: “Avevo vent’ anni e riportai in esercizio, dopo un lunghissimo periodo di chiusura, il Cinema Teatro Italia che divenne ben presto un riferimento culturale per l’area della nord Gargano. Aver dovuto interrompere quell’attività resta ancora oggi una ferita aperta e per questo diventa spinta a riaccendere il sogno, a riportarlo a vivere. Farlo, avendo accanto a me le giovani generazioni, è uno dei punti sul quale maggiormente mi batterò mettendo a disposizione la mia esperienza quale imprenditrice culturale. Senza cultura non c’è sviluppo, per questo l’arte e la cultura possono veramente trasformarsi in ricchezza e sviluppo se diventano sistema”.
Alla fine di luglio, subito dopo la mancata approvazione della legge sulla doppia preferenza- che è stata successivamente introdotta dal Governo- dichiarò: “Gran parte della classe politica pugliese, composta, guarda caso, quasi esclusivamente da uomini, avrà certamente tirato un sospiro di sollievo. Ma noi donne sapremo conquistare lo spazio che meritiamo e condurremo la nostra campagna con energia, determinazione ed entusiasmano moltiplicati.”