Foggia. Dopo lunga discussione il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con il voto contrario del Movimento 5 stelle e del gruppo Area Popolare-Ncd, l’ordine del giorno riguardante la Casa della Divina Provvidenza, che impegna il Presidente dalla Giunta regionale e tutti gli altri organi regionali competenti in materia “a seguire con grande attenzione questa delicatissima vicenda, al fine di garantire sia la salvaguardia delle prestazioni assistenziali e sanitarie, sia di salvaguardare tutti i posti di lavoro”.
Il mese scorso infatti il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato gli schemi degli atti di gara predisposti dall’Amministrazione Straordinaria, autorizzando così l’avvio della procedura di cessione dei complessi aziendali afferenti la Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza, e successivamente è stato pubblicato l’invito a manifestare interesse per l’acquisto dell’azienda o dei rami d’azienda di proprietà della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza in Amministrazione Straordinaria. Il dispositivo approvato, modifica e sostituisce quello originariamente presentato dai consiglieri Di Bari, Zinni, Caracciolo, Conca, Mennea, De Leonardis, Morgante, Cera, Ventola, Pisicchio, Gatta, Barone, Vizzino, che chiedeva alla Regione, tra le altre cose, di valutare l’opportunità di acquisire direttamente o attraverso altro soggetto pubblico (ad es. la ASL) la proprietà delle strutture in territorio pugliese (Bisceglie, Foggia) della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza al fine di inserirle organicamente nel sistema sanitario ed assistenziale regionale.
Il documento approvato dall’Aula riassume, invece, la posizione del Governo regionale, che come ha tenuto a precisare il presente Michele Emiliano nel suo intervento, “non ha intenzione di acquisire questa struttura” dal momento che “non corrisponde ai nostri piani, non si inserisce in alcun Piano di riordino”, ma confermando l’impegno della Regione affinché sia garantita la continuità del servizio e dell’occupazione. Insieme alla possibilità di valutare l’adeguamento delle tariffe a quelle delle altre regioni per rendere più appetibile l’acquisizione da parte di soggetti privati: “Nel momento in cui adeguiamo le tariffe aiutiamo l’asta ad andare a buon fine, salvaguardiamo la continuità del servizio e, soprattutto, salviamo i posti di lavoro”.
Redazione Stato
Casa Divina Provvidenza, Conca: “Diamo voce ai pazienti”
“Nella seduta odierna del Consiglio regionale era in discussione un ordine del giorno relativo a Casa Divina Provvidenza, teso a richiedere la proroga rispetto al termine ultimo per presentare le manifestazioni d’interesse, fissato al 10 ottobre prossimo, e a valutare l’acquisizione diretta della struttura da parte della Regione Puglia. La maggioranza, su richiesta di Emiliano, ha deciso di emendarlo e svuotarlo, chiedendo esclusivamente un impegno da parte della Giunta regionale a vigilare sulle procedure di vendita”.
“Mi chiedo – Commenta il consigliere M5S, Mario Conca – quale senso abbia chiedere alla giunta di impegnarsi a vigilare sulle procedure di vendita dal momento che questo dovrebbe avvenire d’ufficio, visto che la Regione Puglia eroga a Casa Divina Provvidenza 66 milioni di euro all’anno in convenzione”.
Il consigliere del Movimento 5 Stelle è quindi intervenuto in Aula leggendo una lettera ricevuta nei giorni scorsi da una paziente dell’ortofrenico. “La lettera è commovente e mi è stata inviata da una paziente rinchiusa tra quelle mura da 61 anni. Ho deciso di leggerla in aula” – conclude Conca – ”nella speranza che la maggioranza potesse desistere. Purtroppo così non è stato e anche questa volta, nello scegliere da che parte stare, il presidente Emiliano non ha dato il giusto peso all’anello più importante della catena: i pazienti”./comunicato