Bari. “Oggi in consiglio è andata in scena l’ennesima farsa della politica a danno dei cittadini, lavoratori, ammalati e loro famiglie che avevano riposto le loro ultime speranze nel senso di responsabilità di chi comodamente siede su queste poltrone.” Lo dichiara la consigliera Grazia Di Bari (M5S) che prosegue: “Mentre noi portavoce del M5S ci siamo battuti perché ci fosse un impegno serio da parte della Regione e del Presidente, impegno che sarebbe stato garantito dal nostro odg, e che prevedeva la possibilità da parte della Regione di acquisire direttamente o attraverso altro soggetto pubblico (ad es. asl), la proprietà delle strutture, nonché la classificazione delle patologie degli ortofrenici. La maggioranza, piegandosi agli ordini del Presidente ha deciso di emendare l’odg di fatto snaturandolo e limitandosi ad una richiesta di attenzione sulla vicenda da parte della Giunta e del Presidente. Questa melina – prosegue – ha il solo fine di prolungare un’agonia di un ammalato che da troppo tempo richiede soluzioni e quindi azioni. Infatti, ancora una volta, i partiti della vecchia politica hanno deciso di abdicare a quelle che sono loro precise responsabilità, decidendo di mettere le due strutture, quella di Bisceglie e Foggia, in mano a privati svendendo di fatto un patrimonio immobiliare oltre che esperienze e professionalità degli operatori che sono state faticosamente coltivate e accumulate, in vista di un futuro migliore che purtroppo non vedrà mai la luce. Resta, ovviamente – conclude Di Bari – l’amaro in bocca al termine di una ennesima votazione “vuota” che non impegna seriamente la Regione.”
DIVINA PROVVIDENZA, CONCA (M5S): “DIAMO VOCE AI PAZIENTI”. Nella seduta odierna del Consiglio Regionale Pugliese era in discussione un ordine del giorno relativo a Casa Divina Provvidenza, teso a richiedere la proroga rispetto al termine ultimo per presentare le manifestazioni d’interesse, fissato al 10 Ottobre p.v., e a valutare l’acquisizione diretta della struttura da parte della Regione Puglia. La maggioranza, su richiesta di Emiliano, ha deciso di emendarlo e svuotarlo, chiedendo esclusivamente un impegno da parte della giunta regionale a vigilare sulle procedure di vendita. Commenta l’accaduto il consigliere M5S Mario Conca: “Mi chiedo quale senso abbia chiedere alla giunta di impegnarsi a vigilare sulle procedure di vendita dal momento che questo dovrebbe avvenire d’ufficio, visto che la Regione Puglia eroga a Casa Divina Provvidenza 66 milioni di euro all’anno in convenzione.”
Il consigliere del Movimento 5 Stelle è quindi intervenuto in aula leggendo una lettera ricevuta nei giorni scorsi da una paziente dell’ortofrenico. “La lettera è commovente e mi è stata inviata da una paziente rinchiusa tra quelle mura da 61 anni. Ho deciso di leggerla in aula” – conclude Conca – ”nella speranza che la maggioranza potesse desistere. Purtroppo così non è stato e anche questa volta, nello scegliere da che parte stare, il presidente Emiliano non ha dato il giusto peso all’anello più importante della catena: i pazienti.”
De Leonardis: “No alla svendita della Casa della Divina Provvidenza e alla macelleria sociale”. “Avevo proposto oggi in Consiglio regionale, nella discussione dell’Ordine dei Giorno presentato in apertura di seduta, la costituzione di una Società finanziata con fondi regionali (come già avvenuto nel recente passato con l’Acquedotto Pugliese, per fare solo un esempio) per rilevare l’azienda o i rami d’azienda di proprietà della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza. Mi sembrava e mi sembra la soluzione migliore sia per garantire gli attuali livelli occupazionali e le professionalità formatesi negli anni, che i servizi e le prestazioni erogate, di fondamentale importanza non solo per la collettività pugliese ma anche per quanti vedono nelle strutture di Foggia e Bisceglie un punto di riferimento imprescindibile per il Recupero e la Riabilitazione dei pazienti”. Così Giannicola De Leonardis, presidente del Gruppo Movimento Schittulli-Area Popolare, spiega la sua proposta, “che non sarebbe un salto nel buio per l’ente, dato il tetto di spesa annuale di 70 milioni di euro previsto in bilancio per il rimborso delle prestazioni erogate, e visto l’importo a base d’asta fissato dagli atti di gara dell’attuale Amministrazione Straordinaria” sottolinea.
“Si preferisce invece – continua De Leonardis – fare un regalo ad eventuali acquirenti provenienti da altre regioni, e risibili e affatto convincenti sono state le argomentazioni contrarie del Presidente Emiliano, che ha manifestato perplessità inerenti difficoltà nel costituire una società ad hoc e un aggravio di spese soltanto presunto”. “Per questo – conclude De Leonardis – nell’interesse dei lavoratori e delle loro famiglie, che con una diversa proprietà rischiano seriamente la scure di tagli pesanti, e per non prestare il fianco a una possibile ‘macelleria sociale’ che colpirebbe in maniera devastante la provincia di Foggia in particolare, io e l’intero Gruppo Movimento Schittulli-Area Popolare abbiamo votato contro l’Ordine del Giorno”.
Redazione Stato Quotidiano