StatoQuotidiano.it, Foggia 07 ottobre 2022. Scambiano la mandragora per spinaci, la mangiano e finiscono in ospedale. Pare proprio nella zona di Capitanata.
Ma dai nosocomi arriva la smentita.
Le partite di mandragora incriminate arriverebbero dal napoletano, dove le vittime si attestano già intorno ad un numero di dieci: si tratta di componenti di 3 distinti nuclei familiari che hanno acquistato spinaci in diversi negozi di Quarto e Monte di Procida, secondo quanto riportato da diverse testate nazionali, come il Corriere della sera.
Alcuni lotti sarebbero stati commercializzati da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio ma anche di Avezzano. Le Asl territorialmente competenti, nel napoletano, hanno sottoposto l’alimento a blocco ufficiale per effettuare campionamenti e analisi. Ma non è escluso che possa essere stato già venduto.
Presumibilmente, alcune partite del raccolto potrebbero essere ormai arrivate anche nella zona di Cerignola. Tuttavia, non sembrano esserci conferme dal nosocomio della città di Tatarella. Si tratterebbe di una fake news secondo quanto attestato anche dalla testata Marchiodoc.it.
La Mandragora è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Solanaceae comunemente note come Mandragola.
Divenuta famosa e apprezzata nell’antichità per le sue presunte proprietà magiche, oggigiorno la mandragora rappresenta una pianta piuttosto temuta, poiché altamente tossica e facilmente confondibile con altre piante commestibili. Sono diversi, infatti, i casi di avvelenamento verificatisi in seguito all’ingestione di foglie di mandragora, erroneamente scambiate per foglie di altre specie vegetali commestibili, come spinaci, borragine, alcuni tipi di lattuga.
I sintomi per chi la ingerisce vanno da nausea, vomito, problemi intestinali, secchezza delle fauci e difficoltà a urinare per intossicazioni leggere fino appunto ad allucinazioni, delirio e tachicardia, anche se sono riportati anche casi di morte per sospetto avvelenamento. Sono molti i riferimenti a questa pianta anche nella letteratura “non scientifica”, con una serie di leggende legate al suo utilizzo ad esempio da parte delle streghe. La principale è probabilmente quella che afferma che una volta strappata dal terreno la mandragora emette un “urlo” capace di rendere pazzo chi lo ascolta, ripresa anche in una scena di un film della serie Harry Potter. La Mandragola è, come noto, anche una celebre commedia di Niccolò Machiavelli: in quel caso la parte della pianta “utilizzata” dalla trama era la radice, alla quale vengono attribuite caratteristiche afrodisiache e fecondative.