Statoquotidiano.it, 06 ottobre 2023. Carapelle – “Era tutto pronto oggi per l’inaugurazione del campo polivalente, ma qualcuno ha ben pensato di farci trovare questo “regalo”.
Un regalo che in realtà è stato un incendio di una certa proporzione. L’ennesimo danno ad un’opera pubblica.
A farlo sapere, questa mattina, il Comune di Carapelle con un post su Facebook.
Gli autori dell’ignobile gesto? Ancora sconosciuti. Purtroppo.
Ma chi ha scritto il post sembra già non avere dubbi sulla risposta: ““Certe cose sembrano a volte studiate con chirurgico spregio verso la propria comunità. Ovviamente noi non ci arrendiamo e non arretriamo di un passo. L’appuntamento è solo rinviato. A breve vi aggiorneremo”.
Vari intanto i commenti, da parte dei cittadini di Carapelle, seguiti alla notizia. Statoquotidiano ne ha raccolti alcuni. Tra questi, c’è chi sembrerebbe pensare a rivalità politiche, come possibile causa dell’atto vandalico, come nelle parole di Savino Nardone: “Lo ripeto vengono mandati x fare tutto questo la gelosia dei rivali”.
E c’è chi non condivide.
Così, Laura Liguori. Candidata alle ultime elezioni comunali nella lista Rialziamo Carapelle, risultata in minoranza a fine consultazione elettorale: “È più che un rammarico leggere quelle VERGOGNOSE allusioni, ancora una volta a carico di Rialziamo Carapelle, riguardo al rogo al nuovo Centro Polivalente (per cui spero si scoprano i REALI colpevoli).
Sarò io troppo ingenua, ma non capisco come la gente possa anche solo pensare che una rivalità politica (sana) possa sfociare in questi atti…ma a cosa siete abituati?
Curatevi la cattiveria”.
E alla Liguori, fa seguito un’altra voce, a sostegno, quella di Nicola Cinquepalmi, anche lui tra i nomi del gruppo politico Rialziamo Carapelle, che tiene a sottolineare: “[…] noi siamo gente per bene e onesta e ci giochiamo il tutto per tutto sul campo e non commettendo questi atti vili”.
Non solo.
Nicola Cinquepalmi, poi, insinua un dubbio ben preciso: “[…] sono 2 volte che [loro, ndr.] devono inaugurare e ben 2 volte commettono atti vili….“.
E non sembrerebbe il solo, il carapellese Cinquepalmi, ad aver aver avuto un certo sospetto, Elia Cangi: “Ma vedi un po’ che coincidenza anche questa inaugurazione è saltata, vi siete accorti del rogo dietro grandapulia, vicino Manfredonia e non vi accorgete dei fuochi in casa. L’inaugurazione della palestra alle medie è saltata, l’inaugurazione del centro Fitness 167 è saltata perché è tutto seccato. Meno male che le telecamere non ci sono………..a chi aspettate per metterle e farle funzionare?”
Sarebbe tutto, invece, un problema di gente macabra che si diverte a infangare il proprio paese, come nel pensiero espresso da certo Alex Jeorge: “Qui abbiamo a che fare con gente che ha seri problemi a livello esistenziale, gente macabra che si diverte a infangare il proprio paese”. E come nelle parole di certo Tonino Rubano: “[…]attribuisco questo atto vandalico a persone che il cervello non funziona”.
Ma ci sarebbe qualcosa di più. Perché procurare un atto vandalico nei confronti della cosa pubblica è l’equivalente di una mancanza di rispetto per la comunità e mancanza di senso civico. Come sottolinea lo stesso Rubano: “[…]in primis chi ha fatto questo atto vandalico è un incosciente e non voglio appropriargli altri titoli. Incosciente perché? Ha fatto una cosa contro chi frequenta sport, ai giovani, ragazzi, adulti, ecc.. Io dico una cosa, quando ci si realizza o ci si ristruttura un bene per il cittadino, non si guarda la politica chi è bello o chi è brutto, […] le strutture o altro sono al servizio del cittadino, a qualsiasi tendenza politica appartengano, perché le idee politiche, religiose e proprie vanno rispettate e non calpestate”.
Urge comunque una soluzione, checché se ne dica, come tiene a precisare certo Mizio Carlucci: “È una vergogna, ma bisogna trovare una soluzione, anche drastica, perché lo schifo aumenta è parliamo di vandalismo, furti di auto, borse in macchina, macchine incendiate, la situazione è diventata invivibile. E vi ricordo che questo è il nostro paese il paese dei nostri figli”.
E si affaccia così una soluzione nell’ improvvisato dibattito social. Una possibile tra le tante perlomeno: attivare un servizio di video sorveglianza.
A proporre, nell’animata discussione social, si fa avanti certo Potito Bellitti: “Servono custodi e vigilanza lo volete capire. Purtroppo ci sono vandali e vanno perseguiti. Non bisogna lasciare tutti i beni incustoditi, altrimenti saranno sempre vandalizzati”.
E Bellitti non è il solo a pensarla così.
Nel dibattito acceso, eppure, dobbiamo dirlo, dai toni mai sopra le righe, si fanno strada le parole di certa Monica Bellitti: “Questo avviene non solo perché nella “nostra comunità” abbiamo incivili, ignoranti e maleducati, ma anche perché non c’è controllo da parte delle autorità, perché se ci fosse, nn succederebbero queste incivili…invece siamo (siete) buoni solo a fare piacere a destra e sinistra”.
Secondo un’indagine di Legambiente risalente a qualche anno fa, era il 2005, la percentuale di atti vandalici in Italia risulterebbe in decrescita. La riflessione in quel caso però era la seguente: in aumento sarebbero invece e comunque i costi da sostenere dopo un danno arrecato alla cosa pubblica, la cosa cioè acquistata con i soldi di tutti.
Un buon motivo forse per evitare atti vandalici da qualunque parte si stia. Una volta per tutte.