LE INDAGINI. Il provvedimento in parola è scaturito a seguito delle indagini svolte dal citato personale che hanno consentito di accertare che nella tarda mattinata del 19 settembre scorso i due, dopo aver individuato la propria vittima, una donna di 30 anni che stava entrando in un portone condominiale di Via della Repubblica, la seguivano accedendo entrambi con lei nell’ascensore. A quel punto Cetta estraeva dal suo borsello a tracolla un grosso coltello da cucina intimandole di consegnargli il denaro. La donna, che nella circostanza accusava un malore, nel tentativo di impietosire i due malfattori raccontava loro di essere in cinta e di non avere con se del denaro. A quel punto i due rapinatori si appropriavano del telefono cellulare che essa aveva in mano, atteso che all’atto della rapina stava interloquendo con una persona, quindi si davano alla fuga.
Le immagini di un esercizio commerciale situato non lontano dal luogo dove si era verificato l’evento, al cui interno i due si erano nascosti e dove Cetta si è tolto la maglia utilizzata, hanno consentito agli investigatori di identificare i due responsabili non rintracciati nella immediatezza dei fatti. Al termine delle formalità di rito, Cetta e Tanzi sono stati condotti in carcere a Foggia.
Redazione Stato@riproduzioneriservata
Molto bene, ottimo lavoro
Gustavo Gesualdo