StatoQuotidiano.it, Foggia, 7 febbraio 2023 – “La nostra posizione è sempre la stessa, contraria al deposito GPL Energas. Oggi è passato tutto in mano al consiglio dei ministri, come si è detto nel consiglio monotematico, quindi è il Governo che deciderà. Sono state fatte nel tempo diverse interrogazioni su questo tema, ma ormai non è più di competenza del ministero, l’ultimo passaggio è al consiglio dei ministri. Non conosciamo ulteriori sviluppi”.
Iniziano così le dichiarazioni dell’On. pentastellato Giorgio Lovecchio per StatoQuotidiano, interpellato sulla questione Energas Manfredonia. Un tema che sta dividendo il mondo della politica e delle associazioni, con posizioni non sempre molto chiare.
“No Energas”, il Movimento non cambia posizione.
“Lo abbiamo detto in tutte le salse. La nostra posizione è sempre la stessa, non è mai cambiata, anzi. Riuscimmo a bloccarlo con Cingolani e poi con Costa, aggiornamenti al momento non ci sono. Resta il fatto che si tratta di un’opera inutile, oggi non avrebbe senso fare una cosa simile a Manfredonia. Finché siamo stati al Governo non se ne discusse nemmeno”.
“Questo Governo ricomincia a parlare di trivelle e la nostra posizione ripeto, è ben chiara: no trivelle, no Energas a Manfredonia. Non c’è alcuna necessità e non serve a nulla quel tipo di opera. Se ci fosse un vantaggio per la comunità, si potrebbe anche cambiare posizione, ma così non è. Ci sono solo lati negativi, con dei gravi problemi ambientali segnalati più volte. Non ha alcun senso quell’opera e non cambieremo posizione”.
Una riflessione sulla scelta di trivellare nel nostro Paese.
“In Italia non abbiamo delle riserve di gas che giustifichino l’utilizzo delle trivelle. Pur trivellando in molte zone del Paese, non otterremmo una quantità sufficiente a soddisfare il fabbisogno nazionale di un anno, sarebbe solo una devastazione ambientale. Spesso, in Italia, le spese necessarie all’impianto di trivellazione non vengono nemmeno ripagate, con i costi che ricadono sulla comunità”.
La scelta di altre fonti di energia.
“Oggi bisogna puntare su altre fonti di energia rinnovabile, sicuramente la soluzione non sono le trivelle. Non ci sarebbe nessun vantaggio, perché non abbiamo tanto gas nel sottosuolo da giustificare le trivellazioni”.
Il prezzo carissimo già pagato dalla città di Manfredonia.
“Manfredonia ha già pagato uno scotto sulla scelta Enichem e bisognerebbe imparare dagli errori del passato. La città ha vissuto una grave tragedia, cerchiamo di non ripetere gli stessi errori con un impianto che oggi non avrebbe alcun senso.
La città, la Regione e la Provincia si sono espresse contro ed alcune forze politiche hanno espresso la propria contrarietà a livello nazionale. Non tenere conto di tutti questi pareri contrari significherebbe essere miopi su questa vicenda. Non ci sarebbe alcun vantaggio ma solo svantaggi nel creare questo deposito, quindi non capisco questa voglia di andare avanti su questa strada”, conclude Lovecchio.
Con tutto il rispetto, sono un cumulo di puttanate.
Il più grande deposito di Gpl mai costruito è dove si vorrebbe realizzarlo? Dove hanno trovato terreno fertile…a Manfredonia naturalmente..mentre le autorizzazioni a sbavando il popolo ignaro è chi governava?
Seee, c vulóve schitte jisse. S si bbunne, va mitte a tende e fa l’accampamente a Sande Spereticchije. Grazzije au grazzjio
A cosa serve se le future forniture di gas avverranno dall’Algeria, Libia e Sud Africa, e non più dal Nord Europa?.
Al limite sarebbe opportuno installarlo in Sicilia.
@Alfredo1:
Ma ancora non lo avete capito che ù GPL non serv’ à nind’?
Quello che serve è il metano, non il GPL.
Questo deposito è pericoloso e soprattutto inutile