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Manifestazioni, ‘reato di terrorismo di piazza per fermare i violenti’

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
7 Maggio 2015
Attualità // Stato prima //

Roma – All’indomani degli scontri in occasione della manifestazione di Milano del primo maggio scorso, è l’UGL Polizia di Stato a sollecitare il Parlamento a intervenire sull’impianto normativo prevedendo nuove misure per contrastare la violenza. “La proposta è quella di introdurre nell’ordinamento italiano il reato di terrorismo di piazza – spiega Valter Mazzetti, Segretario Nazionale dell’UGL Polizia di Stato – con l’obiettivo di garantire il sacrosanto diritto di manifestare ma anche di fermare i professionisti della guerriglia”.

Di qui una lettera aperta al Presidente del Senato Grasso, della Camera Boldrini e ai presidenti dei Gruppi Parlamentari. “Non è più tollerabile che nell’immaginario collettivo di questi criminali passi come ‘normale’ il tentativo di ammazzare dei poliziotti che fanno il proprio dovere, approfittando di una manifestazione, un evento sportivo o un dissenso ideologico – prosegue Mazzetti – E questi atti di inaudita violenza non possono più essere relegati come meri problemi di ordine pubblico.

Per questo non bastano più le semplici parole di solidarietà nei confronti di poliziotti, carabinieri e finanzieri e delle forze di polizia in genere per il sacrificio, spesso troppo elevato, che questi servitori dello Stato pagano a fine di ogni evento particolarmente cruento, come quello appena verificatosi all’apertura dell’Expo di Milano. Nell’articolato proposto da UGL Polizia di Stato, da un lato si propone l’introduzione di due norme – gli articoli 613 quater e quinquies del codice penale – che prevedono l’inasprimento delle pene per chiunque provoca incidenti nelle manifestazioni e anche la punibilità di chi istiga alla violenza; dall’altro si consente l’arresto differito quando non sia possibile procedere in flagranza, anche grazie alla prova video o fotografica.

Redazione Stato

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