FOGGIA, 06/05/2022 – Con sentenza n. 464/2022 il Tribunale di Foggia ha accolto il ricorso, presentato dagli avvocati Nazareno Scalzo e Vito Nicola Lacerenza, difensori di un lavoratore 52enne dipendente della TEKRA SRL, licenziato lo scorso 30.07.2020 per essersi rifiutato di svolgere mansioni di fatto incompatibili con il suo stato di salute invalidante.
Il Tribunale, ritenendo pienamente fondate le motivazioni poste a base del ricorso dai difensori del lavoratore, ha annullato il licenziamento intimato al ricorrente ed ha condannato la TEKRA SRL a reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro, oltre a corrispondergli, a titolo di risarcimento, dodici mensilità dell’ultima retribuzione, nonché a versare a partire dalla data della sentenza le retribuzioni a maturarsi fino all’effettiva reintegrazione nel posto di lavoro con condanna alle spese processuali, liquidate in € 5.800,00, oltre accessori di legge.

A tutt’oggi la TEKRA SRL non ha integralmente osservato il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria omettendo di reintegrare il lavoratore e di corrispondergli tutto quanto stabilito in sentenza. Pertanto, il lavoratore, dopo aver notificato atto di precetto alla predetta Società, in caso di mancato pagamento, potrà avviare pignoramento dei crediti vantati da detta Società nei confronti di tutti i Comuni presso i quali la stessa svolge servizio di appalto di nettezza urbana e tra questi rientrerebbe anche il Comune di Cerignola.
I difensori del lavoratore, avv.ti Nazareno Scalzo e Vito Nicola Lacerenza, ritengono che il provvedimento giudiziario da loro richiesto ed ottenuto, dia voce e soprattutto giustizia ad una categoria di lavoratori ossia quella dei disabili (a cui anche appartiene il loro assistito) molto spesso vessata e vittima di comportamenti illegittimi da parte dei datori di lavoro, e manifestano ferma determinazione nell’intentare ogni ulteriore azione necessaria a tutela dei diritti del lavoratore loro assistito.