La proposta di sfiducia presentata dal centrodestra nei confronti del governatore Michele Emiliano è stata respinta con un voto di 18 favorevoli e 31 contrari, con due consiglieri assenti.
Il risultato politico significativo è che la coalizione di centrosinistra in Puglia ha rafforzato la sua coesione dopo le turbolenze scaturite dalle indagini e dagli arresti condotti dalla Procura di Bari. Nonostante le dimissioni, le polemiche e i conflitti tra diverse fazioni, la maggioranza in Consiglio regionale ha unito le proprie forze contro la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra.
Anche i gruppi del Movimento 5 Stelle e di Azione hanno votato contro la mozione, mostrando un sostegno inaspettato al presidente della Regione. Questa coesione è stata raggiunta dopo un’intensa discussione durata sei ore, durante la quale il governatore Emiliano ha rivolto un appello sincero ai consiglieri, chiedendo loro di respingere la mozione e ribadendo il suo impegno nel trasformare la storia della regione attraverso vent’anni di duro lavoro.
Emiliano ha compiuto un’abile operazione di riconciliazione all’interno della sua coalizione eterogenea, riuscendo a mantenere uniti M5s, Azione, Pd e civiche. Tuttavia, restano ancora sfide da affrontare e sarà importante monitorare l’evoluzione dei rapporti nelle prossime settimane.
Durante la discussione, Emiliano ha sottolineato che le indagini in corso non coinvolgono l’attività politica della regione e ha promesso di rafforzare i presidi di legalità, rispondendo alle richieste del Movimento 5 Stelle. Ha anche annunciato l’intenzione di estendere i metodi di controllo già implementati nel settore sanitario all’intera amministrazione regionale, accogliendo positivamente l’iniziativa legislativa proposta dal Movimento 5 Stelle e sostenuta dal governo regionale.