Bari. Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Bari ha dichiarato illegittima la procedura di gara per l’assegnazione di 21 stabilimenti balneari a Monopoli (Bari) e ha annunciato la proroga delle concessioni fino al 2033. Questo annuncio è stato fatto tramite una nota congiunta di Assobalneari Italia, affiliata a Confindustria, e La Base Balneare con Donnedamare, le quali rappresentano collettivamente il 70% della categoria. Le associazioni accolgono favorevolmente le decisioni del TAR pugliese, sottolineando l’importanza della chiarezza in un momento critico per la stagione balneare. Lo riporta l’Ansa.
Tuttavia, esse ritengono che la soluzione definitiva debba essere di natura politica e invitano a un chiarimento urgente e tempestivo da parte delle autorità competenti. In particolare, le associazioni citano le sentenze emesse dalla terza sezione del Tribunale pugliese, le quali evidenziano che le gare per le concessioni demaniali marittime non sono necessarie secondo il diritto europeo. Infatti, la pubblicazione all’albo comunale delle istanze di proroga/assegnazione delle concessioni risulta sufficiente ai fini normativi. Lo riporta l’Ansa.
Questo approccio è conforme alla pronuncia della Corte di Giustizia europea del 20 aprile 2023, che ha riconosciuto agli Stati membri una vasta discrezionalità nelle modalità di selezione, pur garantendo l’imparzialità e la trasparenza delle procedure.
L’avvocato Nicolò Maellaro, vicepresidente nazionale di La Base Balneare con Donnedamare, ha commentato il caso di Monopoli, sottolineando che, secondo il diritto europeo attuale, non vi è la necessità di indire gare per le concessioni. Pertanto, egli sottolinea l’importanza di un dialogo tempestivo e tecnico con le istituzioni europee, nonché l’urgenza di un intervento legislativo del Governo italiano che regoli in modo uniforme la procedura per le concessioni balneari.
Ma se solo pochi giorni fa il Consiglio di Stato si è espresso contro, dichiarando illegittimo il provvedimento di prorogare le concessioni, continuando poi dicendo di mettere a bando immediatamente le concessioni.
Oggi leggiamo che il TAR (che è inferiore al Consiglio di Stato) ha deciso di prorogare 21 concessioni fino al 2033.
Mah…