“Uno dei naufraghi ha già cercato di togliersi la vita a bordo della Alan Kurdi, ancora bloccata in acque internazionali”. È il testo di un tweet dell’ex presidente di Emergency Cecilia Strada, che si trova a bordo dell’imbarcazione ferma al largo delle coste maltesi con 13 migranti, di cui 8 bambini salvati il 1 settembre. “Malta dovrebbe indicare un porto sicuro – ha aggiunto – ma non lo fa, l’Italia ha ribadito il divieto di ingresso. La vergogna europea continua. #fateliscendere“.
Nel frattempo 5 dei 13 migranti a bordo sono stati evacuati per motivi medici. Lo staff della ong tedesca Sea Eye, che gestisce la nave, ha specificato che 4 delle persone sbarcate sono minorenni, 3 di 17 anni e uno di 15. Due 17enni sono stati fatti scendere il 7 settembre mentre ieri tre persone, un 15enne, un 17enne e un 23enne, la sera del 6. Per uno di loro l’evacuazione è stata disposta proprio dopo il tentativo di suicidio: si tratta di un 17enne che aveva superato le le reti di protezione dell’imbarcazione nel tentativo di buttarsi e che poi era stato bloccato, in lacrime. A bordo rimangono comunque 8 persone, tra le quali 4 minorenni.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Perché non li fanno scendere a malta? Se non li fanno scendere più in Italia si eviterebbero altri arrivi.vogliamo i porti chiusi in Italia.
Mandateli indietro a malta..E quel salvini.non li fate scendere in italia. Così vedranno che qua i porti sono chiusi e non arriveranno più in italia