Nella lettera Pratesi ricorda il primo bollettino del WWF, datato 1967, in cui egli stesso dava notizia dell’importante accordo stretto in quell’anno con i gestori della palude allora denominata Daunia Risi, basato sulla protezione dell’ultimo stormo di oche selvatiche che, in circa 3500 esemplari, svernavano in quella zona. Successivamente le cose cambiarono e, cessato l’accordo, tutte le proposte avanzate dal WWF per la gestione naturalistica dell’intera area andarono a vuoto per l’opposizione dei cacciatori locali e di una società affaristico-venatoria che vi si era insediata.
Fulco Pratesi, quindi, racconta di esser tornato nel 2009 a visitare le immense paludi del Candelaro e del Cervaro, in cui andava a caccia da ragazzo, e di averle trovate mirabilmente trasformate e gestite grazie all’impegno del Comune di Manfredonia, dell’Ente Parco Nazionale del Gargano e di un gruppo di volontari locali. “La nuova Oasi Lago Salso è stata per me una sorpresa stupenda, non solo per la ricchissima biodiversità di cui avevo antica memoria, ma per le grandi iniziative di rinaturalizzazione, forse le più importanti del nostro Paese, che riporteranno le magiche atmosfere delle paludi prima delle bonifiche. E la recente adesione dell’area al sistema delle Oasi del WWF, che proprio da questi luoghi ha mosso i primi passi più di quarant’anni fa, non può che rafforzare, in termini di scambi culturali e di sinergie, questo territorio protetto e la sua immagine, anche a livello internazionale”.
“La presenza di un presidio fisso di polizia costituisce un potente mezzo per ripristinare un regime di ‘normalità’ e tutela nell’Oasi -afferma, in risposta, il sindaco Angelo Riccardi-. Il Comune di Manfredonia, già da marzo dello scorso anno, con deliberazione di Giunta Comunale n.597 ( La delibera ) ha concesso in comodato gratuito a favore del Corpo Forestale dello Stato i locali della Palazzina Uffici ex Daunia Risi/Oasi Lago Salso, da destinarsi a ufficio e autorimessa per il nuovo Comando Stazione CFS, proprio per assicurare una vigilanza più incisiva dell’area. A oggi, però, non abbiamo ancora ricevuto l’ok da parte del Dipartimento Generale del CFS di Roma.È auspicio anche nostro, a questo punto, che le procedure burocratiche giungano a buon fine e si possa, al più presto, istituire un Comando Stazione del CFS presso la nostra Oasi”, conclude il sindaco.
(di Teresa La Scala, Comune di Manfredonia)
Manfredonia Fulco Pratesi: "un presidio della Forestale all'Oasi Lago Salso"
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