Manfredonia – ANCORA polemiche in casa UdC, a seguito dell’elezione a coordinatore provinciale (Foggia) di Angelo Cera. Causa la maldigerita nomina citata, ogni atto conseguente che vede in Cera il protagonista o promotore indiretto di una qualsiasi iniziativa in casa Centrista è presto oggetto di critiche da parte della rappresentanza Udc in qualche modo “ferita” dopo la nomina di Cera a coordinatore provinciale. Dopo le polemiche a distanza causa la solidarietà espressa dall’organigramma della sezione di Manfredonia (formatosi a seguito dell’elezione di Cera) allo stesso neo coordinatore provinciale ( Dicembrino: “Solidarietà a Cera? Poco credibile colui che la chiede” ) oggi è stato il consigliere regionale e presidente provinciale UDC di Foggia Giannicola De Leonardis, in merito alla nota stampa relativa alla revoca dell’incarico assessorile a Nunzio Giandolfi, rappresentante UDC al Comune di Manfredonia, a stigmatizzare la richiesta fatta da Giovanni Caratù, fortificato dal sostegno dello stesso Cera che lo vorrebbe infatti a capo della sezione locale dei Centristi.
DE LEONARDIS: “IL SIGNOR CARATU’ NON E’ COORDINATORE DELL’UDC DI MANFREDONIA” – “Come ribadito in una precedente nota, diffusa dopo le nomine effettuate dal coordinatore provinciale Angelo Cera, senza alcuna consultazione e decisione concordata con il sottoscritto, previste espressamente dal nostro regolamento, il signor Giovanni Caratù non è coordinatore cittadino dell’UDC. Qualsiasi sua decisione, quindi, presa in maniera assolutamente arbitraria, è da considerarsi nulla”.
LA RICHIESTA DI GIOVANNI CARATU’ – Si ricorda infatti che nella giornata di ieri con una lettera indirizzata al sindaco di Manfredonia, il coordinatore comunale dell’Udc, Giovanni Caratù, aveva chiesto al sindaco Riccardi di revocare l’incarico assessorile all’assessore all’Ambiente, Nunzio Giandolfi, “non più espressione politica dell’Udc in giunta – secondo Caratù – in quanto autosospeso”.
LA SOLIDARIETA’ ESPRESSA A FAVORE DI CERA – IN DISCUSSIONE LA LEGITTIMITA’ DI TUTTE LE NOMINE – Lo stesso Caratù aveva rivolto giorni fa la propria solidarietà (a nome dell’Udc di Manfredonia, così ricevendo le critiche di quanti ritengono “illegittima” l’auto-proclamazione) al segretario nazionale Lorenzo Cesa e al coordinatore provinciale Angelo Cera “per gli ingiusti attacchi personali ricevuti nel documento del 14 e del 21 settembre”. “Ad essi –riporta una nota diffusa a margine dell’assemblea che si è riunita qualche settimane fa- va la vicinanza personale e politica degli amici di Manfredonia che auspicano un confronto rispettoso delle regole e dei comportamenti nell’interesse generale del partito”. Nel corso dello stesso incontro il gruppo aveva deciso di “affiancare al coordinatore comunale due vice, un presidente, un responsabile dell’organizzazione e un responsabile dei rapporti con l’amministrazione, oltre ad un direttivo di consultori di 21 membri che traghetti le varie anime e le nuove adesioni verso il partito della Nazione”. Ma attualmente sarebbe in discussione proprio la legittimità delle nomine tanto del coordinatore Cera quanto delle relative sezioni locali, che il rappresentante Udc di San Marco in Lamis aveva celermente provveduto a nominare.
Dopo la solidarietà espressa a mezzo stampa il presidente dell’Ase e rappresentante dell’Udc a Manfredonia Giuseppe Dicembrino aveva sostenuto contrariato, prendendo anch’egli le distanze dalle nomine recenti: “Solidarietà a Cera? Poco credibile in primis colui che la chiede”.
POLEMICHE IN CASA UDC, LE TENSIONI DOPO L’ELEZIONE A COORDINATORE PROVINCIALE DI ANGELO CERA, LA RISPOSTA DI DICEMBRINO, LE NOMINE DEL COORDINATORE DI SAN MARCO IN LAMIS, GLI ATTACCHI DI DE LEONARDIS – Dicembrino: “Solidarietà a Cera? Poco credibile colui che la chiede”