Manfredonia – “L’INCONTRO al Ministero dello Sviluppo Economico ha aperto un piccolo ma significativo spiraglio per il futuro dello stabilimento Sangalli Vetro ubicato sul sito di Manfredonia, e dei lavoratori che erano già stati sacrificati dall’azienda sull’altare di una dismissione annunciata, e che avrebbe riguardato solo quell’impianto nonostante la crisi complessiva del gruppo.
Il sostanziale passo indietro registrato rispetto alle intenzioni iniziali, e lo spostamento della vertenza dal piano locale a quello nazionale, dopo le pressioni e l’intervento dei Comuni interessati, della Regione Puglia e del Governo, sono altri fattori che lasciano sperare in un finale diverso da quello ormai replicato in modo preoccupante e ossessivo da quelle parti, con insediamenti inizialmente favoriti dal Contratto d’Area ma che all’esaurirsi dei benefici e delle agevolazioni concesse sono stati smantellati, chiusi e trasferiti altrove, con buona pace dei lavoratori e delle loro famiglie, delle professionalità formate sul territorio, delle speranze alimentate e tradite, degli impegni assunti.
Nessuno spacchettamento societario in vista, nessun concordato liquidatorio all’orizzonte per il solo stabilimento pugliese: il prossimo 15 gennaio Sangalli dovrà presentare un nuovo piano industriale, e auspico un’attenzione e un interesse ancora maggiore da parte da parte della Regione, fino al termine di questa ennesima, allarmante vertenza, alla ricerca di un’intesa e di una soluzione atte a favorire il rilancio dell’impianto, e non a certificarne la cessazione delle attività e la scomparsa”.
Redazione Stato