Foggia – “ANCHE quest’anno, e non certo per rispettare un ricorrenza rituale, rivolgo i più sinceri auguri miei e dell’intera comunità accademica a tutte le donne, in particolare, a docenti, ricercatrici, collaboratrici tecniche e amministrative, assegniste, dottorande e studentesse, in occasione della giornata internazionale della donna, in un momento in cui pare risvegliarsi una coscienza femminile contro la persistente immagine della donna considerata esclusivamente per il suo corpo, secondo un modello tipico del potere maschilista”. Lo ha detto in una nota il rettore dell’Università di Foggia Giuliano Volpe.
“È anche per questo che è necessario che la “Festa della Donna” recuperi pienamente il senso proprio di una giornata in difesa dei diritti e delle pari opportunità, e che si evitino le degenerazioni commerciali e consumistiche”.
“La giornata internazionale della donna compie, oggi, un secolo di storia. Tanto e’ passato da quando, nel 1910, durante il congresso socialista delle lavoratrici di Copenaghen, un centinaio di donne di 17 Paesi decisero di istituire la giornata mondiale dell’8 marzo a testimonianza dell’impegno per l’affermazione dei diritti civili, della sicurezza sul lavoro, del diritto ad una vita libera e dignitosa.Un lungo e faticoso cammino che ha visto le donne protagoniste assolute di battaglie contro ogni forma di discriminazione e violenza. Numerose sono le conquiste fatte in oltre un secolo di storia: prima fra tutte, la libertà di scelta. Cento anni fa le donne non studiavano, non lavoravano, non potevano decidere quando sposarsi o avere dei figli. Non potevano votare. Numerosi sono i traguardi raggiunti ma tante ancora le sfide che attendono”.
“In questi giorni il Parlamento europeo sta celebrando la Giornata internazionale della donna con una serie di iniziative sul “Ruolo delle donne nella leadership politica e nell’Unione europea” mettendo così in evidenza che essere uguali davanti alla legge ed avere le stesse possibilità di accesso al potere decisionale rappresenta uno dei fondamenti della democrazia. In particolare la Commissione europea ha lanciato lo scorso 3 marzo una campagna in tutta l’UE contro le disparità retributive tra uomini e donne. Complessivamente, nell’intera economia europea, le donne guadagnano in media il 17,4% in meno degli uomini. Al centro della campagna, lanciata nel contesto dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, per sensibilizzare al problema della disparità salariale, discuterne le cause e i modi di risolverlo, c’è il semplice concetto di “stesso guadagno per un lavoro dello stesso valore”. Anche nel mondo dell’alta formazione e della ricerca, sono ancora numerosi gli ostacoli da superare per garantire reali pari opportunità. I dati Alma Laurea appena resi noti dimostrano che le ragazze laureate, pur essendo mediamente più brave dei loro colleghi maschi, hanno più difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro”.
“Il rispetto dell’altro, uomo e donna, in quanto portatore di diritti, di competenze, di sensibilità deve essere considerato un “valore”.
Mi auguro, in particolare, che l’azione delle donne e, questa Giornata celebrativa, servano a cambiare e a migliorare anche e soprattutto gli uomini, e che contribuiscano a realizzare una Università e una società più giusta, prescindendo dal genere, dalle scelte politico-culturali, religiose e sessuali, dalle appartenenze familiari e a gruppi di potere, impedendo e colpendo ogni forma di discriminazione”, ha concluso nella nota il Rettore.
Redazione Stato