Manfredonia – “Luna Buona” (nome di fantasia), una donna coraggiosa, ha aperto il cuore in una lettera toccante inviata a StatoQuotidiano.it, delineando “un’esperienza condivisa da molte altre donne che affrontano le sottili e dolorose sfumature della violenza quotidiana“. In un mondo che spesso trascura tali narrazioni, è imperativo esplorare queste realtà per “far luce su una lotta silenziosa ma pervasiva”.
Essere donna, come Luna sottolinea, “è tutt’altro che facile”. Un intreccio di emozioni e difficoltà emerge dalle sue parole, rivelando un quadro in cui le donne sono “vittime di mancanze di rispetto, tradimenti e menzogne”, tutto perpetrato da chi dovrebbe essere “la loro roccia, il compagno di vita“. Tuttavia, Luna non è sola in questa esperienza, e la sua voce risuona per molte altre donne che, nonostante tutto, trovano la forza di resistere.
La violenza, come Luna sottolinea con saggezza, non si manifesta solo sotto forma di schiaffi fisici. La sua lettera evidenzia le sfumature psicologiche della violenza, con frasi dispregiative e offensive che si insinuano nelle vite di queste donne, lasciando cicatrici invisibili ma profonde. “Il silenzio delle lacrime nascoste dietro un’apparente luce di serenità è una realtà condivisa da molte, donne che, nonostante tutto, stringono i denti e trovano la forza di andare avanti“.
Questo articolo si propone di esplorare il fenomeno della violenza contro le donne nelle sue diverse sfaccettature. Oltre agli schiaffi fisici, la violenza assume forme sottili e insidiose, spesso radicate nel controllo psicologico e nell’isolamento emotivo. Attraverso interviste e testimonianze di esperti, verranno esaminati i meccanismi che perpetuano queste dinamiche e come le vittime possono trovare il sostegno necessario per rompere il ciclo della violenza.
La voce di Luna Buona ha acceso un faro su una realtà spesso ignorata. Attraverso la sua testimonianza e il coraggio di molte altre donne, questo articolo mira a sensibilizzare il pubblico sulla complessità della violenza domestica, incoraggiando una conversazione aperta e collettiva che contribuisca a promuovere la consapevolezza e il cambiamento. “Insieme, possiamo costruire un futuro in cui ogni donna possa vivere libera da paura e violenza“.
Ma non rompete le scatole fate sempre le vittime,e quanti uomini soffrono per colpa delle stronze delle mogli ,che per capriccio o chicchessia ,vogliono divorziare gettando in mezzo ad una strada rendendo i mariti pezzenti e senza dignità,li togliete tutto casa, soldi e dignità,questa violenza non la diciamo? Oggi per colpa di sti social di m…….. E diventato tutto un troiaio assurdo,e al primo problema subito volete andar via ,divorzio , separazione ma fatemi il piacere ,forse era meglio prima quando non avevate neppure il diritto al voto.
Cosa fa il ministero per la sovranità alimentare?
@tonino. “Non rompete le scatole” “fate le vittime” “stronze”. “per capriccio vogliono divorziare” “è diventato un troiaio” “era meglio quando non avevate il diritto al voto”… Non capisco perché queste donne, con questo fior fiore di maschio capobranco “subito volete andar via”.
Ed io aggiungerei, con questi presupposti, non si potrebbe liberare i canili per occupare le gabbie con certe bestie? E magari sta educando pure un figlio.
@tonino si vergogni di quelli che ha appena scritto. Sono gli uomini come lei che ci rovinano, a noi donne.