Manfredonia – “L’UTILIZZO di mezzi meccanici per gli interventi in corso relativi al ‘Recupero e alla valorizzazione degli ipogei cristiani in località Capparelli’ è limitato alle attività di cantiere e non fa riferimento ad attività di scavo”. E’ quanto precisa a Statoquotidiano l’architetto Franco Sammarco, Capo Servizio “LL.PP. e Patrimonio storico” del Comune di Manfredonia, e Responsabile Unico del procedimento (RUP) dei citati interventi. Le dichiarazioni dell’architetto Sammarco seguono alcune segnalazioni inviate a Statoquotidiano.
Il progetto. I lavori. Si ricorda come con delibera di G.C. n. 193del 19/07/2013 è stato approvato il pro getto definitivo Recupero e valorizzazione degli Ipogei Capparelli (lotto 1)dell’importo di € 1.476.216,00; con Decreto Segretariale del Ministero dei beni culturali e ambientali (O.I.-MiBACT) n. 09 del 2 agosto 2013, sulla base dell’istruttoria condivisa con la Regione Puglia e degli esiti degli incontri intervenuti con le amministrazioni pubbliche interessate, è stato approvato l’elenco degli inter venti immediatamente appaltabili proposti dal MiBAC e dalla Regione Puglia a valere sulla Li nea di intervento 1.1.1 “Interventi per il miglioramento delle condizioni di offerta e di fruizione del patrimonio Aree e dei Poli di attrazione culturale e naturale” di cui all’Asse I del POIn “At trattori culturali, naturali e turismo” 2007-2013 e sulla Linea di Intervento Azione I “Interventi per la valorizzazione degli attrattori culturali” del PAC; con il citato decreto O.I.-MiBACT nr. 09/2013 l’intervento in questione veniva finanziato per un importo di € 1.319.056,57; a seguito di procedure di gara per appalto integrato, con D.D. n. 1560 del 28/11/2013 l’appalto veniva aggiudicato in via definitiva all’impresa Garibaldi Srl con sede in Bari; con Ordine di Servizio n.1 del 02/01/2013 e successiva del 12/03/2014 il RUP, nelle more della stipula del contratto, invitava l’impresa aggiudicataria ad avviare la progettazione esecutiva dell’intervento; il Ministero dei BB. e delle AA. Culturali e del Turismo con nota del 30/04/2013 prot. n.3446 trasmetteva il decreto del Direttore Generale n. 150/2014, di dichiarazione di pubblica utilità dell’intervento di che trattasi ai sensi degli artt. 95 e 97 del D.Lgs 42/2004.
“Lavori autorizzati dalla Soprintendenza per i Beni culturali” . “Ribadisco – dice a Statoquotidiano l’architetto Franco Sammarco – che gli interventi in corso in località Capparelli sono stati tutti autorizzati dalla Soprintendenza per i beni archeologici e l’utilizzo dei mezzi meccanici è limitato alle attività di cantiere. Bisogna inoltre evidenziare come la ditta aggiudicataria dei lavori gode di certificazione SOA ed ha conseguito la categoria OG2 (Nota: ‘La certificazione SOA è un attestato obbligatorio – rilasciato da Organismi di Attestazione autorizzati – che comprova la capacità economica e tecnica di un’impresa di qualificarsi per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori di importo maggiore a € 150.000,00 e conferma inoltre che il soggetto certificato sia in possesso di tutti i requisiti necessari alla contrattazione pubblica; fonte: http://www.attestazionesoa.it; la categoria OG2 fa riferimento a lavori di ‘Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela’)”.
Dalla Soprintendenza per i beni archeologici di Foggia la conferma: “quelli in corso a Manfredonia sono interventi mirati unicamente alla bonifica dell’area, al consolidamento delle strutture e alla valorizzazione del sito archeologico. Non esistono autorizzazioni per l’utilizzo di mezzi meccanici (pale meccaniche, escavatori,ndr) per attività di scavo. E’ stata solo eliminata la terra che ricopriva parte del sito. La conclusione dei lavori dovrebbe essere imminente”.
Area di cantiere colpita da incendi, furti e proteste. Da ricordare come la partenza dei lavori nell’area era coincisa nel giugno 2014 con un incendio parziale di un mezzo per la movimentazione della terra all’interno del cantiere della impresa Garibaldi di Bari. Ancora prima: degli ignoti aveva danneggiato una rete esterna in plastica del cantiere, interessando un container. Mentre qualche settimana fa sono state sottratte dal cantiere delle attrezzature, una betoniera ma di scarso valore commerciale.
Ancora: proteste ci sarebbero state nell’area, da parte di alcune aziende, dopo l’ipotesi di chiusura di una strada nell’ambito degli stessi lavori di recupero e valorizzazione del sito archeologico. La chiusura dell’arteria – poi scongiurata – avrebbe infatti creato difficoltà alle attività di alcune imprese locali.
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