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GarganoCoca sull'asse Colombia - Amsterdam: 7 arresti tra Barletta e Manfredonia
Bari/Barletta/Manfredonia, 08 agosto 2019. I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Barletta hanno dato esecuzione a 7 ordinanze di custodia cautelare di cui 4 in carcere e 3 ai domiciliari nei confronti di soggetti esponenti di pericolose organizzazioni criminali operanti in Barletta e nel Gargano, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
La misura è stata disposta dal G.I.P. del Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a seguito di una specifica attività di polizia giudiziaria svolta dai militari della Compagnia di Barletta dal giugno del 2017.
I rapporti tra “Tucchett” e membri del clan “Li Bergolis”
L’attività investigativa nasce dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che riferì delle attività illecite di un sodalizio criminale della malavita organizzata barlettana capeggiato da Disalvo Ruggiero, detto “Tucchett”, 52enne di Barletta, il quale da anni risultava in contatto con membri del panorama delinquenziale garganico del clan “Li Bergolis”, dai quali si riforniva di ingenti quantitativi di stupefacente del tipo cocaina.
Cocaina lungo l’asse Olanda – Colombia, con l’intermediazione di pregiudicati del Gargano
Le risultanze investigative hanno riscontrato l’esistenza della cellula delinquenziale dedita allo spaccio di cocaina nella città di Barletta; hanno dimostrato che la cocaina fornita al sodalizio malavitoso barlettano perveniva dall’Olanda tramite canali internazionali di narcotraffico con la mediazione di pregiudicati garganici di stanza ad Amsterdam che fungevano da intermediari con esponenti di rilievo di cartelli del narcotraffico colombiano.
Le indagini sono anche correlate all’omicidio proprio di Tucci, membro di spicco del clan Li Bergolis, ucciso ad Amsterdam il 10.10.2017 ad opera del pregiudicato manfredoniano Carlo Magno, in seguito tratto in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Barletta previa rogatoria internazionale con l’autorità giudiziaria olandese, grazie al contributo di Eurojust, nel mese di aprile 2018.
PH ENZO MAIZZI – SAN MARCO IN LAMIS, 09.08.2017
Il profilo di Tucci, il viaggio in Olanda, il passato agguato
Profilo Saverio Tucci. Come riportato nei giorni dei fatti, sarebbe stato ucciso con colpi d’arma da fuoco il 44enne di Manfredonia Saverio Tucci, il cui corpo esanime è stato ritrovato giovedì 12 ottobre (ma il dato non è ufficiale, poichè è stato indicato anche sabato 14 come giorno del ritrovamento), all’interno di un’auto in una zona ad ovest di Amsterdam. E
Saverio Tucci – spiegò al tempo il legale dell’uomo a StatoQuotidiano –, era in Olanda (ad Amsterdam) da qualche giorno. Conosceva una persona, originaria di Manfredonia. Non è detto che dormisse dall’amico o da un’altra parte. In Olanda era andato da solo. Con lui non c’era nessuno in viaggio, tantomeno pregiudicati. Saverio era tranquillissimo. Non stava fuggendo da nulla e nessuno. Era libero, aveva espiato la pena correlata alla condanna nell’ambito del maxi-processo ‘Iscaro Saburo’ (operazione della DDA del 2004, l’uomo è stato “condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti” ma non risultano condanne relative all’applicabilità dell’aggravante di cui all’art. 7 L. n. 203/1991, Art. 416-bis c.p. e “metodo mafioso”,ndr). Saverio lavorava (attraverso una ditta dedita alla ristrutturazione e tinteggiatura di stabili; il 13 agosto 2012 fu vittima di un attentato in via Galilei a Manfredonia proprio durante una fase di ristrutturazione di un palazzo,ndr) ed era andato ad Amsterdam solo per una vacanza relax“.
TESTO www.parool.nl – Door: ANP 16 oktober 2017, 17:56
Carlo Magno diventato collaboratore di giustizia
Magno ha quindi iniziato un percorso di collaborazione con la giustizia. Nel corso di vari interrogatori ha contribuito in maniera determinante a delineare in modo completo ed esaustivo l’organigramma criminale, i canali di rifornimento e le modalità di importazione dello stupefacente dal Sudamerica fino a Manfredonia, riferendo inoltre agli inquirenti che Saverio Tucci era stato parte del gruppo che aveva ucciso Mario Luciano Romito. (Per i fatti di San Marco, ci sono due procedimenti penali in corso).
Il monitoraggio tecnico disposto a carico di tutti gli indagati ha consentito l’esaltazione dei ruoli ricoperti nell’ambito delle consorterie criminali di appartenenza, delineando la rotta dello stupefacente sino a Barletta, al culmine di transazioni verificate con complessi servizi di osservazione dinamica, anche in Olanda, con i quali si è riusciti a penetrare l’assoluta avvedutezza dei soggetti coinvolti che hanno mostrato di prediligere, in via esclusiva, gli incontri di persona all’utilizzo di mezzi di comunicazione intercettabili.
La misura cautelare
I soggetti destinatari della misura cautelare della custodia in carcere:
DIAFERIA Antonio, nato a Barletta classe 74
DICO Pasquale, nato a Barletta classe 75
DISALVO Ruggiero, nato a Barletta classe 67
VAIRO Cosimo Damiano, nato a Manfredonia classe 62
I soggetti destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari:
BERGANTINO Giuseppe, nato a Manfredonia classe 74, allo stato ricercato
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