Statoquotidiano.it, Foggia, 8 agosto 2022 – Vandali in azione nel weekend presso la Scuola Alfieri di Via Bari a Foggia: rubato molto materiale informatico recente ma anche danni ingenti derivanti da atti di puro vandalismo.
“Sono arrivati probabilmente nelle notti del weekend dei ladri nel plesso Alfieri di via Bari, oltre a portare via dispositivi informatici nuovissimi, ottenuti grazie ad un bando europeo appena vinto, consegnati e non ancora usati, hanno proceduto con atti vandalici devastanti”.
Esordisce così a Statoquotidiano.it il Preside Sergio Russo, dopo i tristi eventi che hanno coinvolto l’istituto scolastico che dirige.
“Hanno divelto la rubinetteria dei bagni del secondo piano e hanno manomesso le chiavi terrestri, causando così l’allagamento di due piani, con ingenti danni strutturali. Non hanno reso facile l’intervento dei vigili del fuoco a causa della manomissione anche delle chiavi terrestri”, aggiunge Sergio Russo.
“Quindi abbiamo dovuto aspettare l’intervento da parte dell’Acquedotto ed in questo momento gli addetti sono al lavoro insieme agli operai mandati dal comune, dopo innumerevoli tentativi di contattare l’ufficio tecnico, dove al momento la maggior parte dei dipendenti è contemporaneamente in ferie”.
“Si fa tanto per valorizzare le aule con i fondi europei e ora con il PNRR e poi basta una notte per vedere tutto andare in fumo. Hanno distrutto i distributori delle merendine e delle bibite, la maggior parte delle porte, tutti gli armadi, alcuni arredi d’epoca, ma non per rubarli, solo per il gusto di danneggiare. Sono veri atti vandalici”.
“Inoltre hanno incendiato la bandiera italiana in segno di spregio delle istituzioni, dello Stato.”
“Attacchi violenti come questi nelle città del sud sono abbastanza frequenti. Quello che ha colpito in maniera particolare però è, oltre ai furti, la furia vandalica con cui ci si è accaniti sull’Istituto.”.
“Che interesse può esserci a rubare la rubinetteria di un istituto che ha la sua età? Le scuole sono abbandonate al loro destino. Rispetto all’edilizia scolastica, gli enti locali sono praticamente inerti. Il budget che lo Stato mette a disposizione ogni anno è irrisorio, pertanto è difficile, quasi impossibile, sostituire ciò che è stato tolto. Grazie all’ausilio delle telecamere, le forze dell’ordine stanno indagando sull’effrazione e mi auguro che le indagini possano rendere giustizia”.
“In giro c’è sicuramente una forte sfiducia e rabbia nei confronti delle istituzioni. Sicuramente atti come questo sono il chiaro segnale di un degrado sociale molto forte a cui le istituzioni preposte dovrebbero incominciare a dare la giusta attenzione. Sarebbero necessari maggiori presidi di sicurezza nelle strade e un piano di vigilanza puntuale degli edifici pubblici”.
“L’educazione civica è importante e le scuole stanno profondendo sforzi straordinari in questo senso, ma non basta. Occorrono controlli, presidi. Un istituto scolastico non riesce autonomamente a coprire le spese di eventuali servizi di vigilanza che però sarebbero necessari. Si tratta di un lavoro che deve fare lo Stato, a tutela del suo patrimonio e soprattutto dei cittadini”.
“Il furto non può essere giustificato, ma purtroppo è una possibilità non troppo remota delle nostre realtà che con mille forzature trova comunque una sua spiegazione. L’atto vandalico, invece, è un gesto gratuito, violento, che fa molto più male di qualunque altro danno”
“Tra i vari atti compiuti, questi “predatori” hanno bruciato la bandiera italiana, un chiaro segnale che esprime lo spregio verso le istituzioni, verso ciò che rappresenta la scuola, cioè lo Stato. Almeno la bandiera europea è stata risparmiata”.
“Un quadro desolante e deprimente”, conclude il Preside Sergio Russo.
A cura di Gianluigi Cutillo, 8 agosto 2022
Fotogallery Enzo Maizzi: