Manfredonia, 8 agosto 2024 – Nel cuore di Manfredonia, si sta delineando un progetto architettonico e artistico che non ha eguali nel mondo. Nata dall’idea visionaria dello staff del ristorante – pizzeria “Re Manfredi” di Manfredonia, questa iniziativa rappresenta non solo un omaggio alla storia e alla cultura locale, ma anche una risposta creativa e simbolica a una piaga che ha devastato la vegetazione della zona: il punteruolo rosso.
La premessa di questo progetto è tanto semplice quanto profondamente simbolica. Le palme, un tempo rigogliose, sono state colpite dal temuto punteruolo rosso, un insetto che ha distrutto numerosi esemplari in tutto il territorio. Invece di abbandonare o rimuovere questi alberi ormai spogli e senza vita, lo staff del Re Manfredi ha deciso di trasformarli in un’opera d’arte senza precedenti. “Cosa fa di un progetto una grande opera architettonica?”. La risposta che dà è chiara: “Ordine, chiarezza, rispetto degli obiettivi, legame con l’ambiente circostante, cura dei dettagli e dei materiali”. Ed è proprio seguendo questi principi che ha preso forma questa straordinaria installazione.
I Capitelli: un simbolo di Rinascita
Il progetto si basa sulla collocazione di capitelli su palme morte, unendo così elementi naturali e architettonici in un dialogo tra passato e presente. Di questi quattro capitelli, tre rappresentano foglie di palma, mentre il quarto raffigura l’Anti-Purgatorio di Dante, un richiamo alla grande tradizione letteraria italiana. Questo quarto capitello, in particolare, è un elemento che colpisce per la sua originalità, suggerendo una riflessione più profonda sul significato della morte e della rinascita.
L’idea di utilizzare capitelli su palme, soprattutto palme morte, è unica al mondo. I capitelli, solitamente visti come elementi di sostegno per colonne o pilastri, vengono qui trasformati in simboli di un nuovo inizio, che dalla morte di un albero sa trarre nuova bellezza e significato. È una sorta di monumento vivente, che ricorda come anche dalle difficoltà più grandi possano nascere opere straordinarie.
La collaborazione con Franco Ciociola
L’intera opera è stata realizzata dallo scultore Franco Ciociola, noto per la sua capacità di fondere tradizione e innovazione nelle sue creazioni. La sua mano esperta ha saputo dare vita ai capitelli con una maestria che rende omaggio al patrimonio artistico del passato, ma con un occhio rivolto al futuro. La scelta dei capitelli non è casuale: le foglie di palma rappresentano la natura, la resistenza e la bellezza che può emergere anche dalla devastazione. Il capitello con l’Anti-Purgatorio di Dante, invece, è un ponte tra il terreno e il divino, un invito a riflettere sul percorso umano di redenzione e speranza.
Una grande opera architettonica
Questa iniziativa, non è solo un intervento artistico, ma un vero e proprio progetto di rigenerazione urbana. Le palme, che un tempo erano semplicemente parte del paesaggio, ora diventano protagoniste di una narrazione nuova, che trasforma la morte in arte e invita a una riflessione sul nostro rapporto con l’ambiente.
I principi che hanno guidato questa trasformazione rispecchiano un profondo rispetto per la natura e per il contesto storico e culturale di Manfredonia. Il progetto rappresenta un invito a guardare oltre l’apparenza, a cercare bellezza e significato anche dove, a prima vista, sembra esserci solo devastazione. “Re Manfredi” non è solo una pizzeria, ma un luogo di cultura e di arte, un esempio di come l’imprenditoria possa sposare la creatività e l’impegno civico.
L’opera è destinata a diventare un simbolo di Manfredonia, una testimonianza della capacità di questa città di trasformare le avversità in opportunità. “Vi aspettiamo”, è l’invito che lo staff del “Re Manfredi” rivolge a residenti e turisti, con l’auspicio che questa opera possa ispirare altre comunità a valorizzare il proprio patrimonio, anche nelle difficoltà.
FOTOGALLERY
Iniziativa lodevole. Solo che a Manfredonia sarebbero utilizzate a mó di tavolinetto per banchetti o, addirittura, per sedersi. A zambrarùjie ji assejie a stu pajose e c venn a cundèle !
Bella iniziativa ma… quando il Comune pianterà nuove palme? Quella panchina è su suolo pubblico?
Paoluccio, quando il comune pianterà nuove PALME,tu mo iev che non ci sarai più.
Si propr nu stu…….c
Un articolo che esalta le palme, il ristoratore e soprattutto non parla davvero di chi le ha fatte e tutti i lavori che possiede! L’articolo ci vorrebbe esclusivamente per lui ” FRANCO ” , anzi una biografia, uno dei migliori artisti che Manfredonia abbia mai avuto, sa disegnare, dipingere, lavorare il legno, alla pietra, assembla qualsiasi cosa da pietre particolari, conchiglie e pezzi di vetro, tutti oggetti di riciclo a cui lui da una nuova ed eterna vita! Opere spaventose che meritano di girare i musei internazionali! Se nasceva in un altra epoca o in un altra città a quest’ora dovevamo vedere lui e le sue opere sui libri di storia dell’arte! Grandissimo FRANCO artista a 360 gradi.
Ok spero che abbiano avuto l autorizzazione per realizzare questi capitelli-tavolinetti