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La legge sullo stalking fissa il reato, ma non basta

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
8 Settembre 2011
Psicologia //

Stalking (padovadonne)
Stalking (fonte image: padovadonne)
Foggia – LA legge del 23 aprile 2009 ha introdotto il reato di stalking in Italia. Il termine significa “dare la caccia”, intendendo con esso un insieme di comportamenti attraverso i quali una persona affligge un’altra imponendo la sua presenza, assillante e indesiderata, tanto da provocargli un vissuto di ansia e/o paura.

Lo stalker è un ex-partner, un conoscente, un collega, qualcuno conosciuto casualmente, oppure un completo estraneo. Nella maggior parte dei casi si tratta di ex-partners. Di soliti essi molestano per recuperare il rapporto precedente o per vendicarsi per essere stati lasciati. I persecutori sono persone rimaste invischiate nella relazione, e su essa riversano rabbia e frustrazione. Non sono infrequenti atti di violenza nei confronti del partner, verbale, psicologica e materiale, già agiti durante la relazione, e che continuano dopo la rottura.
Alcune volte i molestatori hanno marcate anomalie caratteriali: sono personalità dipendenti, presentano tratti narcisistici o paranoici; oppure fanno abuso di sostanze. Possono essere presenti altri disturbi mentali importanti.

In alcune occasioni vengono prese di mira conoscenti o sconosciute/i per stabilire con loro una relazione sentimentale. La modalità intrusiva, aggressiva e assillante di chi si propone è la spia di gravi difficoltà a instaurare una relazione normalmente. Infine c’è chi molesta persone conosciute o sconosciute per vendicarsi per torti reali o presunti che ritengono di aver subito.

La quotidianità delle vittime di stalking non di rado viene stravolta: si ha paura di uscire di casa, di andare al lavoro, di instaurare nuove relazioni, a causa “di quell’ombra pesante che incombe e s’impone”.. Molte vittime, per paura di ripercussioni, evitano di denunciare il loro persecutore; altre, paradossalmente (ma solo in apparenza), arrivano a sentirsi in colpa o responsabili per quello che accade, sino a sentire di ” meritare” le molestie.

Dai dati dell’Osservatorio nazionale sullo stalking emerge che le donne sono le vittime di atti persecutori in più dell’80% dei casi, mentre sotto il 20% a esserne vittime sono gli uomini. Il 70% dei persecutori conosce le proprie vittime per esserne stato il partner. I reati di stalking riguardano soprattutto le Regioni più grandi: Lombardia, Piemonte, Campania, Toscana, Sicilia, Puglia e Lazio sono quelle che raccolgono più denunce.

Consigli pratici antistalking. Troncare ogni tipo di comunicazione col molestatore, anche se è un ex, anche se è una persona con la quale si è avuta una relazione, e ancora ci sta a cuore. L’errore più frequente? Pensare di riuscire a “risolvere” rispondendo alle ripetute telefonate, agli sms o, peggio ancora, alle richieste d’incontro. I persecutori, in genere, distorcono la comunicazione che arriva dalla loro vittima: interpretando parole e atteggiamenti altrui strumentalmente e unidirezionalmente. Tradotto: si sentiranno incoraggiati a continuare piuttosto che desistere. Ancora, è importante parlarne con quante più persone, supportive, possibili: amici e familiari; e se la cosa la percepite ingestibile, denunciate, naturalmente.

In caso di molestie telefoniche, tentare di ottenere una seconda linea e utilizzare progressivamente solo quest’ultima. Registrare le chiamate, anche quelle mute; Raccogliere più dati possibili; per esempio, conservare eventuali lettere o e-mail a contenuto offensivo o intimidatorio.

In sintesi, la legge è buona perché introduce il principio di tutela, e va migliorata perché sia effettivamente efficace, soprattutto per chi denuncia! Ma questo grave problema sociale si affronta attraverso una compatta rete di competenze: avvocatura specializzata, forze dell’ordine, presidi sociali e sanitari mirati e diffusi sul territorio. Basilare è affrontare la questione da un punto di vista culturale. Il problema della violenza sulle donne è profondo e radicato e una legge, da sola, non può agire sulla mentalità del Paese. Bisogna lavorare sul rispetto tra i generi sin da piccoli. E’ questa la vera sfida, la prevenzione primaria, che ci trova troppo spesso disimpegnati, incuranti, impotenti o demotivati. La famiglia, la scuola battano colpi sempre più forti.

STALKING, I RECENTI ARRESTI DEL COMMISSARIATO DI P.S. DI MANFREDONIA Focus stalking, arresti a Manfredonia


VIDEO CONFERENZA ARRESTO STALKING, COMMISSARIATO PS MANFREDONIA



(A cura della dottoressa Vittoria Gentile)

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