Foggia – «Perché, tra gli accapi all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Foggia convocato per martedì, non figura l’approvazione del bilancio consuntivo del Comune? Come mai il documento contabile non viene sottoposto al confronto dei consiglieri comunali, nonostante sia stato licenziato dalla giunta municipale e depositato prima dell’estate?». Se lo chiede il gruppo consiliare del Pdl a Palazzo di Città, Franco Landella, che, unitamente alla segreteria provinciale del partito, offre una risposta politica risoluta.
«L’assenza all’ordine del giorno del bilancio consuntivo, che il consiglio comunale è chiamato ad approvare obbligatoriamente entro il prossimo 30 settembre, non può avere giustificazione alcuna da parte della maggioranza proprio perché si tratta di un resoconto economico-finanziario sugli obiettivi raggiunti e non già di un bilancio di previsione. La verità è che l’amministrazione Mongelli è in grosse difficoltà a presentare in aula l’approvazione di un documento contabile su cui i revisori dei conti hanno espresso il loro parere negativo e per il quale persino il responsabile dell’ufficio finanziario del Comune ha, a più riprese, ravvisato nella sua relazione le condizioni di dissesto».
«Insomma, la mancata iscrizione del consuntivo all’ordine del giorno del consiglio comunale di martedì è da considerarsi un atteggiamento omissivo da parte dell’amministrazione comunale, su cui chiediamo la massima attenzione da parte della Prefettura di Foggia e della Corte dei Conti, quell’attenzione che in passato ha lasciato molto a desiderare e che ci auguriamo ora faccia avvertire il suo ruolo istituzionale», sottolinea il Pdl che punta il dito contro il sindaco. «Mongelli venga in aula a spiegarci cosa sta succedendo, come intende affrontare l’emergenza dei servizi cittadini che lasciano ampiamente a desiderare: basti considerare che a tutt’oggi non è stato ancora affidato l’appalto per la gestione della pubblica illuminazione; che moltissime aree verdi della città sono ormai ridotte ad una steppa con alberi secolari assetati che rischiano di rinsecchire e crollare; che le strade della città sono un colabrodo in espansione. I cittadini non hanno bisogno di lettere romantiche da parte del primo cittadino, ma di risposte concrete sulla vivibilità: Mongelli lasci stare l’esercizio letterario e dimostri concretamente cosa intende fare per Foggia».
Redazione Stato
La Corte dei Conti si è espressa, ma la coppia Mongelli-Di Cesare resta perplessa e professa uno stato sano dei conti.
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