Foggia, 08 settembre 2020. Ha accolto il nostro invito ad intervenire per la “Regione delle donne” Donatella Caione, editrice di libri sull’ infanzia, su tematiche di genere (Mammeonline e Matilda editrice sono le sue creazioni) e di contrasto agli stereotipi. Attiva nel mondo dell’associazionismo e della Rete femminile, ha vissuto da protagonista le fasi delle battaglie delle donne in Regione, con Vendola e con Elena Gentile.
“Ce le ricorderemo bene queste elezioni regionali di fine estate, rimandate dalla primavera causa pandemia. Prime, e spero ultime, elezioni con la mascherina! Le ricorderemo però non solo per questo ma anche perché sono le prime regionali in Puglia con la doppia preferenza di genere, traguardo che, nonostante almeno 15 anni di battaglie delle donne, si è raggiunto solo un mese fa grazie ad un decreto del Presidente del Consiglio che ha sanato la vergogna di quella notte dello scorso luglio in cui si era sperato che la doppia preferenza regionale potesse diventare legge, nella sua sede più opportuna, cioè a Bari, e non a Roma. Che delusione quella notte da me trascorsa sulla chat nazionale di Noi Rete Donne tra coloro che, in tutt’Italia e per tutte le donne italiane, si erano impegnate perché anche in Puglia fosse obbligatorio, volendo dare due preferenze, darne una ad una donna.
Tra l’altro nel 2012 era stata promossa, da Elena Gentile, la proposta di legge popolare sulla doppia rappresentanza ’50 e 50′ che era stata bocciata con voto segreto togliendo la parola a 30.000 cittadine e cittadini pugliesi. La pandemia che abbiamo vissuto ha mostrato ancora più chiaramente da una parte quanto sia fondamentale il contributo delle donne nella vita quotidiana, familiare e sociale, e dall’altra quanto sia grave la loro assenza dai centri decisionali. Che tristezza ad esempio le innumerevoli task force tutte o quasi al maschile che abbiamo visto nascere in questi mesi.
Mi auguro dunque che il nuovo Consiglio Regionale possa avere una componente femminile di qualità quale quella del periodo della meravigliosa rinascita pugliese iniziata con il governo Vendola che ha visto protagoniste molte donne coraggiose e capaci, a cominciare da Elena Gentile che ha fortemente voluto sia la legge sulla conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro che la legge sulla violenza contro le donne e continuando, tra elette e non, con Loredana Capone, Alba Sasso, Angela Barbanente, Silvia Godelli, Maria Campese, Marida Dentamaro.
Ricordo con gioia anche il protagonismo femminile che nel 2010, quando il centro sinistra non voleva ricandidare Vendola, portò alla nascita della Rete delle donne per Nichi Presidente, cui aderii con entusiasmo con tante amiche foggiane, rete che svolse un ruolo importantissimo nel non permettere di interrompere lo straordinario lavoro di Vendola nei più diversi ambiti. In particolare, da imprenditrice nel settore della cultura, non posso non ricordare il fortissimo impulso che ha avuto il settore dal 2005 grazie al fatto che Vendola ha creduto nella cultura anche come elemento per creare ricchezza e come fonte di sviluppo oltre che come strumento per l’affermazione dei diritti, il superamento degli stereotipi e dei pregiudizi.
E quindi non posso fare a meno di pensare, come editrice di libri per l’infanzia che nascono per contrastare razzismo, omofobia, sessismo e violenza contro le donne, che sia assolutamente necessario non interrompere il buon Governo del centro sinistra degli ultimi anni e, scegliendo bene i candidati ma soprattutto le candidate, manifestare il nostro desiderio perché l’esperienza in atto da 15 anni non sia interrotta ma, anzi, possa essere ancora più incisiva per far crescere la nostra regione in ambito economico, sociale, culturale, grazie anche ad una sempre maggiore presenza femminile. Spero dunque che le ricorderemo anche per l’inizio della quarta legislatura di centro sinistra”.
Donatella Caione, editrice