(retegargano). Condannati a complessivi 48 anni e 2 mesi di carcere, 6 foggiani riconosciuti colpevoli di 2 estorsioni aggravate dalla mafiosità ai danni di un barista e del titolare di una autodemolizione che, caso raro nel panorama del pizzo foggiano, hanno ammesso durante le indagini d’essere stati costretti a pagare per timore di ritorsioni. La sentenza è del gup di Bari, quasi integralmente accolte le richieste della Dda. In otto furono arrestati nel blitz della squadra mobile del maggio 2019. Fonte: retegargano
GIUSTIZIA, SEN PELLEGRINI MARCO (M5S): SEGNALE FORTISSIMO, DENUNCIARE SERVE, CONDANNATI GLI ESTORTORI. “È un segnale fortissimo quello che viene dalla sentenza del Tribunale di Foggia: denunciare il pizzo fa scaturire la condanna degli estortori”.
È quanto dichiara il sen. Marco Pellegrini (M5s), Coordinatore del Comitato Mafie Pugliesi in seno alla Commissione Parlamentare Antimafia, a seguito della notizia delle severe condanne, complessivamente 48 anni di carcere, inflitte a 6 pregiudicati, legati al clan Sinesi/Francavilla, emessa dal GUP del Tribunale di Foggia con rito abbreviato, per i reati di estorsione e detenzione illegale di armi e materiali esplosivi.
“La decisione del Gup rimarca, ove ve ne fosse bisogno, l’importanza fondamentale della denuncia del pizzo, cosa che è finalmente avvenuta in questo caso. La sentenza è una sorta di riconoscimento del coraggio delle vittime che non si sono arrese e che, con la loro denuncia, stanno dando coraggio a tanti operatori economici che si trovano nella morsa asfissiante del pizzo”.