“La protesta – spiega il sindacato – riguarda i tagli, la crisi della formazione professionale, l’incertezza all’avvio del nuovo anno scolastico. Scioperano invece per l’intera giornata gli aderenti a Unicobas Scuola, che hanno inoltre in programma una protesta davanti al ministero dell’Istruzione a Roma.
Oltre alle grandi città, la protesta coinvolge anche la provincia. In Sicilia sono già annunciate quindici mobilitazioni a Salemi, Canicattì, Modica, Milazzo, Termini Imerese. In Sardegna, oltre a Cagliari, si sono organizzate Oristano e Olbia. A Sorgono è prevista un’assemblea in un liceo scientifico. Brindisi attende quindici pullman dalla provincia. A Napoli e Bari il corteo si concluderà davanti ai palazzi della Regione. Altrove – Siena, Livorno, Viareggio, Savona, Piacenza, Ferrara, Cesena, Bergamo, Udine, Pordenone – finirà davanti ai provveditorati. A Roma la manifestazione più grande di fronte al ministero dell’Istruzione (fonte dati: Reuters).
GELMINI: VECCHI SLOGAN DI CHI VUOLE MANTENERE STATUS QUO – Critica la posizione del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini che, difendendo la riforma, ha detto che la protesta di oggi “ripropone vecchi slogan”. “E’ indispensabile proseguire sulla strada delle riforme: dobbiamo puntare a una scuola di qualità (…). Per ottenere questi obiettivi stiamo rivedendo completamente i meccanismi di inefficienza che hanno indebolito la scuola italiana in passato. E’ necessario lo sforzo di tutti coloro che hanno a cuore la scuola”, ha detto il ministro in una nota. “La protesta di oggi però mi pare riproporre vecchi slogan di chi vuole mantenere lo status quo, di chi è aprioristicamente contro qualsiasi tipo di cambiamento e crede di usare la scuola come luogo di indottrinamento politico della sinistra”, ha sottolineato.a Rete degli Studenti manifesta in oltre 50 città, da Aosta ad Agrigento: “Rimuoveremo le macerie create da Gelmini e Tremonti e daremo inizio alla ricostruzione della scuola: chiediamo investimenti nell’istruzione, provvedimenti per l’edilizia scolastica e il diritto allo studio, più diritti agli studenti invece di provvedimenti spot sulla disciplina e una ‘finta’ riforma che non fa altro che tagliare tutto il possibile”, si legge in un comunicato. Anche gli studenti dell’Udu (Unione degli universitari) hanno aderito alla manifestazione.
Il 15 ottobre sarà poi la volta dello sciopero generale indetto dai Cobas, coi docenti e il personale Ata che si asterranno dal lavoro per tutta la giornata, e manifestazioni territoriali previste in varie città. L’Udu, dopo aver protestato all’interno degli atenei, ha in programma un presidio davanti a Montecitorio per il 14 ottobre, quando la Camera dovrebbe discutere il ddl sull’Università. Per quanto riguarda Cisl e Uil, nessuna manifestazione specifica per i comparti della scuola. Le due sigle hanno infatti deciso di organizzare un’unica manifestazione nazionale, domani, a piazza del Popolo a Roma, in cui confluiranno i problemi dei diversi settori tra cui, appunto, la scuol (fonte Reuters).
A FOGGIA GLI STUDENTI INCONTRANO L’ASSESSORE MORLINO – L’assessore alla Pubblica Istruzione Matteo Morlino e il Presidente della commissione Pubblica Istruzione del Comune di Foggia hanno ricevuto una delegazione dell’associazione “Rete della conoscenza” che raggruppa i gruppi organizzati di studenti delle scuole superiori ed università e che oggi hanno protestato con un corteo per le vie cittadine di Foggia contro la riforma Gelmini.
“Condividiamo la mobilitazione di oggi, ha sottolineato l’assessore Morlino, e ci auguriamo che il Governo possa avere un ripensamento. Questa riforma pregiudica il futuro della comunità e non solo quella studentesca. Deriva, quindi, un danno considerevole da non sottovalutare”.
L’esito dell’incontro sarà comunicato anche in commissione di Pubblica Istruzione. “Parlerò con gli altri consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione in commissione, ha assicurato Cosimo Leone, portando a conoscenza del vostro disappunto, che condivido pienamente”. Gli studenti si sono ritenuti soddisfatti dell’incontro avendo ben presente che il Comune non è l’interlocutore per la soluzione del problema ma un possibile alleato per salvaguardare il mondo della scuola.
FOCUS, Sciopero ricercatori: i motivi della protesta
Redazione Stato