Monte Sant’Angelo. Dopo lo strepitoso successo del primo concerto tenutosi a Monte Sant’Angelo il 28 settembre nell’ambito della Festa patronale in onore di San Michele Arcangelo, si costituisce ufficialmente l’OPM Orchestra popolare di Monte Sant’Angelo. Un progetto nato dalla collaborazione tra i gruppi Sud Folk, Terranima e Tarantati, avvalendosi dell’ausilio di musicisti provenienti da tutto il Gargano. Il sodalizio, nasce dall’ intento di fare sistema attraverso un percorso condiviso a valorizzare ed esportare il più possibile il patrimonio culturale e musicale del Promontorio e della Capitanata. Durante il concerto, in una piazza gremita all’inverosimile nonostante la temperatura quasi invernale, l’OPM ha ospitato gruppi storici di Monte Sant’Angelo quali La Pacchianella e Li Sammecalere del Gruppo Teatro Monte. Ne è scaturito uno spettacolo dal forte impatto musicale ed emotivo che ha scatenato l’entusiasmo del numeroso pubblico presente che si è lasciato trascinare dal ritmo frenetico della Taranta. L’orchestra infatti, auspica di ospitare durante i concerti futuri tutti i musicisti o realtà strumentali già consolidate che intendono collaborare alla valorizzazione del territorio dauno. L’ensemble accoglie al suo interno musicisti affermati da anni con esperienze sia nazionali che internazionali ed è composto da Antonio Silvestri, Bernardo Bisceglia, Gianpio Notarangelo, Matteo Orrini, Luca D’Apolito, Salvatore Palumbo, Francesco Simone, Michele Bisceglia, Luigi Pagliara, Francesco Gerico,Andrea Roberti, Angela Bisceglia, Luigia Ylenia Ciociola, Peppe Rignanese, Francesco Stelluti, Pietro Prencipe, Nico Germinale, Maria Giovanna Gatta e Luciana Narcisi. L’orchestra, coadiuvata dai fonici Antonio Armillotta, Matteo Sansone e Marco Maffei, ha registrato un live che verrà prodotto e distribuito su scala nazionale.
Redazione Stato Quotidiano
La collaborazione fa bene.
C’è bisogno di più collaborazione nella società, sia a livello generale, nazionale, che a livello locale e interpersonale. Vorrei vedere in circolazione, meno critiche negative, dispregiative, insulti, polemiche, queste seminano nella gente paure, divisioni o addirittura disgregazione e odio, che non fanno proprio per niente bene, ne a chi fa e tanto meno ai cittadini, anche i mezzi d’informazione meno volgarità e aggressività e più obiettività. Vorrei vedere praticata quella critica vivace, intelligente, costruttiva, creativa, propositiva e rispettosa dell’altro, questo sarebbe bello perché è il sale della democrazia, quella critica che unisce, che fa scattare e trionfare la collaborazione, quella che aiuta concretamente a elaborare insieme progetti per risolvere i grandi e piccoli problemi della gente, andrebbe praticata a tutti i livelli e in ogni luogo. Questa secondo me sarebbe la strada migliore da seguire, sia per chi sta al governo, sia per chi sta all’opposizione e per tutti noi cari cittadini e non perdere mai di vista come punto di riferimento i veri valori, per il bene del paese e del bene comune.
Le tante diversità politiche, di religione, di pensiero, d’idee, d’opinione, dovrebbero essere vissute come una grande ricchezza, civile, sociale, culturale, democratica e di libertà. Per rendere concrete la loro ricchezza di contenuti culturali, basterebbe uno sforzo mentale d’ognuno di noi, per tirar fuori le idee migliori che tutti abbiamo dentro, poi metterle in pratica ogni giorno e in ogni luogo, al servizio della comunità. Cosi si potrebbero contribuire a favorire una convivenza migliore, per una società che ci faccia stare bene insieme, nel dialogo sano e in un sincero costruttivo confronto, puntando a raggiungere, l’obiettivo di una civiltà più alta e più umana.
A livello generale, istituzioni, partiti, movimenti, religioni, c’è bisogno che sia praticata una bella politica, sana, trasparente, onesta, sincera, anche con più consapevolezza e apertura mentale, per saper affrontare, gestire al meglio i grandi problemi della società di oggi, esempio saper accogliere con umanità, ospitalità, aiutare con più efficacia chi è in condizioni di grande necessità, di fame, di bisogno di salute, di un tetto per dormire. Qui occorre darsi molto da fare per vincere la diffusa indifferenza, gli egoismi, per far prevalere l’impegno la responsabilità e la solidarietà, si favorirebbe la loro integrazione.
Cari cittadini bisogna proprio darsi una smossa, darsi da fare, aspirare e battersi per costruire una società che ci faccia sentire ed essere concretamente tutti uguali, tutti fratelli, cittadini a tutti gli effetti di questo mondo, dove ci sia veramente giustizia sociale e pace. Poi ognuno di noi in particolare a livello locale, dovrebbe praticare la bella e importante collaborazione, a partire dai, comuni, parrocchie, associazioni, cittadini, poi tutti insieme, valorizzare la solidarietà e la condivisione, questa è la via da seguire per costruire una comunità più unita, rispettosa dell’altro, collaborante, migliore e più giusta.
Francesco Lena Via Provinciale,37
24060 Cenate Sopra (Bergamo)