Margherita di Savoia. Sta per concludersi la stagione di cure alle Terme di Margherita di Savoia, luogo baciato dal Dio Nettuno e dalla candida Venere. Il primo perché ci dà il sapido sale, l’altra perché ci ridona la bellezza del corpo attraverso le sue benefiche ed originali acque e i fanghi purificatrici e terapeutici. Il riferimento è: ai bagni salsobromoiodici con e senza fango; con idromassaggio; alle irrigazioni vaginali con o senza bagno; alle cure inalatorie; al ciclo per la sordità rinogena; all’altro per la ventilazione polmonare controllata; infine, al moderno ed attrezzato centro benessere per la conservazione e rigenerazione della bellezza femminile. Secondo il dinamico dirigente, Mauro Galantino, le Terme in parola sarebbero tra le più qualificate e frequentate del centro Sud. Non solo, ma le stesse, negli ultimi decenni, senza mai alterare le intrinseche qualità delle acque, avrebbero migliorato le tecniche e l’offerta terapeutica, confermando e superando senza colpo ferire l’obiettivo delle trentamila presenze, nonostante la crisi non sia ancora del tutto rientrata. E questo sarebbe, secondo il suo dire, già tanto, perché permetterebbe all’azienda di mantenere in servizio le usuali centro unità, tra medici, infermieri, tecnici e servizi vari di staff, contribuendo nel contempo a frenare la crisi degli altri settori, come il turismo, il commercio e l’agricoltura. Attualmente l’utenza è esclusivamente composta da persone anziane sia con fissa dimora presso il contiguo ed omonimo Grand Hotel a quattro stelle, sia pendolari, provenienti da ogni parte della Puglia con i pullman di linea, altri ancora con auto da noleggio o in proprio. Quindi, sin dalle ore 7.00 del mattino e fino al tardo pomeriggio c’è nell’apposita ed ampia stazione e dintorni un viavai di automezzi e di gente, pronta ad abbordare il loro luogo di cura. Ci si viene dapprima impacciati e in qualche caso claudicanti, ma dopo un solo giorno di esperienza vi si ritorna con passo agile e spedito, con in corpo una visibile carica e voglia di vivere.
In dettaglio, lo status di grazia , lo si legge negli occhi che da appassiti diventano curiosi e pungenti. Lo si avverte, altresì: nella loquacità che diventa spigliata e penetrante; nel rapporto con gli altri, che si fa sempre espansivo ed armonioso; nei rinsaldati rapporti di coppia; nelle riconfermate antiche amicizie e nell’acquisizione delle nuove; e in qualche caso fa capolino persino l’Amore. Insomma, è la vita, che torna di nuovo a pulsare. Chi scrive ha avuto modo di raccogliere i pareri in merito di alcuni compagni di viaggio del Gargano. Michele, 80 anni di San Marco in Lamis, ex-bidello, ci dice: “Ci vengo da otto anni e sono contento dei risultati ottenuti: la gola non mi fa più male e respiro bene!”; dopo aver fatto le prime prove inalatorie in gioventù, in compagnia della nonna- aggiunge Lucia, ex-dirigente scolastica amministrativa della medesima città- vi sono ritornata da quattro anni e trovo il servizio di accoglienza ottimale. Forse ci vorrebbe qualche personale in più nel settore dei bagni – fanghi ed idromassaggi!”. Michele, 71 anni, ex-insegnante di San Giovanni Rotondo, dal canto suo, ci confida: “Sono pienamente contento e soddisfatto sia sul piano dell’accoglienza sia su quello salutifero. Ci vengo da cinque anni assieme a mia moglie e non ho riscontrato mai qualche intoppo”. Altrettanto, conferma Giuseppe, un suo collega e coetaneo, vissuto nel Lazio, che ci fa sapere che viene qui da un anno ed è soddisfatto delle cure ricevute.
Infine, Costantino, grosso agricoltore di Rignano, 81 anni, dichiara: “A Margherita ci vengo da dieci anni e vi ci tornerò ancora. Faccio inalazioni, aerosol e polverizzazioni: mi sembra di aver dimezzato l’età e mi sento arzillo!”. Ed è finita così la nostra chiacchierata sulle Terme con le succitate autorità di gestione e i gli utenti. Il complesso stabilimento chiuderà definitivamente il settore “bagni – fanghi” a fine mese, mentre le pratiche inalatorie perdureranno sino al 30 novembre. Ed è tutto.
(A cura di Antonio Del Vecchio)