L’INTERROGAZIONE DI DE LEONARDIS: “CON I CRITERI DELLA REGIONE BUDGET DI SPESA ESIGUI PER LE CLINICHE. I PRIMI A RISENTIRNE SARANNO I PAZIENTI E I LAVORATORI” – De Leonardis ha presentato dunque un’interrogazione a risposta scritta all’assessore regionale alla Sanità Tommaso Fiore, in merito alla delibera n.1500 del 25/06/2010 della Regione Puglia ( La delibera regionale 1500-25.06.2010), delibera – dice De Leonardis “che ha modificato i criteri per la determinazione dei tetti di spesa per le prestazioni specialistiche delle strutture private accreditate e che l’Asl di Foggia ha recepito attraverso una successiva delibera (dell’Asl/Fg del 12 ottobre 2010, ndR) che ha distribuito il budget sempre più esiguo a disposizione, in termini puramente perequativi a strutture grandi e piccole presenti sul territorio”.
“Un criterio discutibile che non tiene conto dell’esperienza e delle professionalità maturate negli anni – sostiene De Leonardis – degli ingenti investimenti sostenuti nel tempo per migliorare e ampliare l’offerta e la qualità delle prestazioni erogate, e che mette a rischio non solo un numero considerevole di posti di lavoro, per via dei tagli considerevoli che in alcuni casi raggiungono anche il 50 per cento del tetto di spesa previsto per il 2011, ma anche e soprattutto la salute dei cittadini, già costretti a confrontarsi con liste d’attesa interminabili presso le strutture pubbliche”.
Da qui l’interrogazione per sapere – conclude De Leonardis – se la giunta guidata da Nichi Vendola, che “sia nel precedente mandato che in quello in corso ha sempre dichiarato di puntare sulla concertazione, sul dialogo e sul confronto in materia di sanità”, intenda “modificare la delibera n. 1500 e valutarne gli effetti sia sul piano sanitario che sociale che occupazionale, dopo un opportuno confronto con gli operatori del settore e le organizzazioni sindacali”.
I TETTI DI SPESA – Pari complessivamente a 20.103.943,00 euro le somme relative ai tetti di spesa per l’anno 2010 per le cliniche private della Provincia, mentre “in attesa della definizione dei rapporti con la Casa di cura privata San Michele di Manfredonia” (dopo la revoca dell’autorizzazione sanitaria stabilite dalla Regione su verifiche dell’Asl, n.1415-14.06.2010) ed in attesa della partenza del piano di riconversione (vedasi in seguito) l’Asl/FG ha stabilito una somma pari a 2.050.000 di euro per la clinica sipontina , quale differenza tra il fondo unico nazionale (22,1 mln) e le somme assegnate, come detto pari a 20,1 mln. La delibera dell’Azienda sanitaria locale è dello scorso 12 ottobre 2010, con adozione a firma del direttore generale R.Castrignanò, coadiuvato dal direttore amministrativo dott. U.Simonetti e dott. Vito G.Colacicco.
Va precisato come la Regione Puglia abbia emanato le Linee guida per la stipula degli accordi contrattuali 2009 con D.G.R. n.1494 del 4 agosto 2009, con relativa definizione dei parametri di riferimento nonché alla valorizzazione del quantum (quantità) dei volumi di attività da contrattualizzare per ogni disciplina sanitaria, per deteterminare i fondi relativi, “sul basilare presupposto dell’appropriatezza della prestazione di ricovero”. Anche per i tetti di spesa per l’anno 2010 si fa riferimento ai criteri del dgr dell’anno precedente (che a sua volta riprendeva quello del 2008, definito dalla legge regionale n.40/2007). I tetti di spesa fanno riferimento alle prestazioni di ricovero e di di day hospital erogate dalle Case di cura private. Naturalmente la delibera pone il veto di qualsiasi erogazione di prestazioni di ricovero ordinario e diurno con la relativa renumerazione con oneri a carico del SSR oltre i tetti massimi di spesa (l.r. n.12/2010). Vale a dire: tetti inderogabili e correlate alle attività svolte nelle singole strutture.
LE CIFRE STABILITE PER LE STRUTTURE PRIVATE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA – OLTRE 6 MLN DI TETTO PER VILLA IGEA DI FOGGIA – Per la L.De Luca di Castelnuovo della Daunia tetto di spesa pari a 2.174.412 euro (per circa 50 unità lavorative); per la Villa Igea del professor Brodetti (dell’imprenditore Potito Salatto) un tetto di spesa pari a 6.354.310 euro; per la Casa di cura riunite di Foggia un tetto di spesa pari a 10.613.066 euro; per la Casa di cura Daunia-Vieste un tetto di spesa pari a 962.255 euro. Gli indicatori relativi al calcolo dei tetti di spesa: numero dei posti letto provvisoriamente accreditati o istituzionalmente per specialità (per la clinica San Michele sarebbero 35 con Lunga degenza e Geriatria); valore lordo delle prestazioni erogate nel 2009 per specialità; dislocazione territoriale della Casa di cura; posti letto per specialità non presenti o poco presenti nei Po della Asl; l’erogazione di prestazioni fuori tetto; fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente sul trattamento delle prestazioni oltre tetto; l’erogazione di prestazioni stralciate durante i controlli o non validate.
NESSUN TETTO DI SPESA PER GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA – Da notare che nella suddivisione dei fondi relativi ai tetti di spesa per le cliniche private nessuna somma è stata ricompresa per le attività di gastroenterologia, nessuna per pneumologia (dunque escluso un’attivazione delle citate branchie per la clinica privata di Manfredonia). Il tetto di spesa maggiore per ortopedia (5,4) chirurgia generale (4,4) e medicina generale (3,8). Da evidenziare come non sono stati indicati tetti di spesa per Lunga degenza e geriatria. Nell’elenco dell’Asl i 2 milioni per la clinica San Michele sono stati ricompresi a margine della lista “per la definizione dei rapporti”.
PRIMA DELLA REVOCA TETTO DI SPESA FISSATO A 3,3 MLN – Si ricorda che nel 2009 il tetto di spesa per le attività di oncologia-gastroenterologia e pneumologia della Daunia Medica era stato fissato dall’Asl per una quota di 3,3 milioni di euro. La differenza giustificherebbe il taglio del personale, secondo un ipotetico calcolo fatto dalla società: eccessivo il taglio di 1,3 milioni di euro rispetto ai tetti di spesa pre-revoca sanitaria. La possibilità di nuove assunzioni sarebbe correlata al pieno regime della nuova gestione. Le attività di lunga degenza e geriatria partirebbero nella clinica di Manfredonia dal prossimo dicembre o gennaio 2011. In corso le fasi di ristrutturazione dell’immobile.
FOCUS CLINICA SAN MICHELE, L’AVVOCATO CASTRIOTTA: “INCONTRIAMO FIORE E POI RIAPRIAMO” – Il legale della CdC S.Michele R.Castriotta: “incontro con Fiore e poi riapriamo”
CDC SAN MICHELE: L’ATTESA ORA E’ PER L’AUTORIZZAZIONE SANITARIA Clinica San Michele: l’attesa ora è per l’autorizzazione sanitaria
QUI LAVORATORI CDC SAN MICHELE – Lo scorso 22 ottobre si sono riuniti presso l’Assessorato alle Politiche della salute l’Assessore Fiore ed i rappresentanti delle Sigle sindacali CGIL – CISL – UIL CONFEDERALI.- FIALS – UGL – FSI per discutere delle problematiche del settore riabilitazione. Questo dato che la Regione si prepara “ad una ridefinizione dell’intero assetto della riabilitazione” così ritenendo necessario “un confronto con tutte le rappresentanze sindacali”. La Cisl durante l’incontro sottolineò come fosse necessario “un tavolo tecnico con tutte le sigle sindacali al fine di affrontare le varie situazioni con i vari imprenditori” e “successivamente un tavolo politico con le sigle confederali di queste strutture: Aurea Salus – Elia Domus (Gruppo Caccuri); Casa di cura d’amore: Gruppo Villa Maria; Casa di cura San Michele – Gruppo Villa Maria; Casa di Cura San Michele – Gruppo Salatto – Foggia; Centro di Riabilitazione Padre Pio di S.Giovanni Rotondo (Associato ARIS); Casa della divina provvidenza – Ass. to ARIS (Bisceglie – Foggia). I lavoratori della CdC S.Michele – che il 12 novembre dovrebbero manifestare pacificamente sotto la Prefettura di Foggia dopo il probabile annullamento del tavolo tecnico richiesto dall’Usppi con Prefetto e Daunia Medica (vedi in precedenza) – lamentano di “non essere stati messi al corrente dalla società dell’incontro del 22 ottobre”.
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