Focus. Gruppo Rotopack: dalla crisi alla richiesta di ammissione al concordato preventivo. Dagli scioperi al materiale portato via dallo stabilimento in località Pariti
Focus analitico. La crisi. Tribunale fallimentare Chieti: debitoria emersa del Gruppo pari a 9 milioni di euro Come si ricorderà, la situazione debitoria della Rotopack di Guardiagrele e Manfredonia (del Gruppo Alimonti) era compromessa da tempo, con partenza ufficiale il 26 novembre (2010). Con la crisi manifestatasi, i lavoratori attivarono una serie di scioperi sin dallo scorso novembre (con precisione dal 26, una data che si rivelerà importante perché precedente di soli due giorni il preliminare di cessione in fitto dell’azienda). L’astensione collettiva dal lavoro, ma non la partecipazione allo sciopero (non parteciparono infatti gli iscritti – meno uno – della Cgil) fu attuata ufficialmente in località Pariti – fuori lo stabilimento – a causa di alcune mensilità arretrate (settembre-ottobre-novembre) oltre le tredicesime in seguito erogata dalla società.
Nel bel mezzo: nuovi scioperi, riunioni, interventi degli organi giudiziari (sequestro ancora attivo da parte dei cc del Noe di Bari – come riferito dai lavoratori ed inquirenti – della parte esterna dello stabilimento, con apposizione dei sigilli, per mancato smaltimento di rifiuti tossici – da una deduzione ipotetica la società potrebbe attendere l’accollo delle spese per la rimozione dei rifiuti, senza presentare istanza di parte, con probabile somme che ricadrebbero nel fallimento in atto). In seguito anche interruzioni di gas ed energia elettrica, ripresa della produttività – per alcune commesse – voci e conferme di una cessione del gruppo che si sarebbe dovuta concretizzare entro il 31 dicembre 2010, richiesta dell’azienda del concordato preventivo (presentata al tribunale di Chieti lo scorso 22 febbraio 2011), discussione della cessione del ramo d’azienda alla Metaflex srl e il successivo accordo per la mobilità volontaria per tutti i 34 lavoratori. Tredicesime tutte percepite. Complessivamente – dalla data della sottoscrizione del contratto di cessione in fitto, vedi in seguito – le dimensioni dell’indebitamento del gruppo Rotopack, rese note all’attuale affittuario (Metaflex) sono state pari a circa 9 milioni di euro.
L’assemblea degli azionisti del 29 febbraio. In precedenza infatti, nell’assemblea degli azionisti del 29 febbraio in discussione la cessione in affitto d’azienda per “esigenze temporanee e transitorie” e per la stipula di un preliminare d’affitto d’azienda. Nello stesso giorno presenti “la totalità degli azionisti” della Rotopack (del tempo) e dunque: Stefano Alimonti (55,97% del capitale sociale), Carolina Alimonti (26,25%), L.I. (2,55%), la società Maiella Packing srl di Guardiagrele (15,23% del capitale sociale), in persona del vice presidente Angelo Alimonti. In verità, già il 28 novembre 2011 era stato sottoscritto con la Metaflex srl di Casalgrasso, dell’amministratore delegato (…) – come emerse durante la riunione – il preliminare di contratto definitivo di affitto d’azienda. Dunque solo due giorni dopo gli scioperi dei lavoratori a novembre.
I termini della cessione del ramo d’azienda. Inoltre, per “perfezionare gli accordi sottoscritti” come emerse durante l’assemblea “si rende necessario procedere alla cessione di un ramo d’azienda formato da crediti verso i clienti, dai cilindri e dal magazzino materie prime ed avviamento, come contropartita dell’attivo l’accollo dei debiti verso gli istituti di crediti e per la restante somma l’accollo di debiti verso fornitori”. Al termine dell’assemblea la deliberazione della cessione del ramo d’azienda della Rotopack Spa (compreso anche lo stabilimento della International di Manfredonia) alla società Metaflex al prezzo simbolico di un euro con le condizioni poste sopra.
RILASCIO DEL COMPLESSO AZIENDALE IN CASO DI AMMISSIONE AL CONCORDATO PREVENTIVO. Alla stessa Metaflex srl era stato ceduto uno specifico “contratto definivo di affitto d’azienda per esigenze temporanee e transitorie di preliminare di affitto d’azienda” il rimanente complesso aziendale di Guardiagrele (Chieti) con durata di 4 anni, con possibilità di rilascio su un’eventuale disposizione del tribunale di Chieti a seguito della “futura domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo” per un canone annuo complessivo di 800mila euro, relativo tanto al sito produttivo di Guardiagrele che a quello di Manfredonia, di proprietà della società controllata Rotopack International Spa. Inoltre nella deliberazione dell’assemblea dei soci anche la sottoscrizione di un contratto preliminare di compravendita relativo a tutti gli assets (cespite – fixed asset in inglese – termine usato per indicare i valori materiali e immateriali facenti capo ad una proprietà) della società Rotopack spa e della società controllata Rotopack International Spa ad un prezzo complessivo di 10 milioni di euro con deconto dei canoni d’affitto citati. “Al (ex, ndR) presidente del CdA Rocco Iezzi la possibilità di sottoscrizione di tutti gli atti necessari del deliberato dal notaio dottor Giovanni De Matteis“.
IL FUTURO. Amministratore delegato della Rotopack International Spa di Manfredonia – dopo la revoca di Rocco Iezzi, da parte dell’assemblea dei soci il 22 luglio 2011 – è il dottor Maurizio Calvi di Francavilla al Mare, con nomina oggi decaduta dopo il fallimento. Curatore fallimentare del tribunale di Chieti è l’avv. Giuseppe Piergiorgio De Medio di Francavilla al Mare. Seguono legalmente i lavoratori gli avvocati O.Totaro di Manfredonia (iscritti Cisl), avv. Antonacci di Foggia (iscritti Cgil). I lavoratori sono in attesa delle mensilità di ottobre/novembre e dicembre 2010, oltre gennaio 2011, causa la partenza in ritardo della Cigs, dopo mancato pagamento delle spettanze dalla precedente amministrazione societaria al commercialista interessato. Il Tfr invece sarebbe a carico dell’Istituto nazionale di Previdenza sociale, come previsto dal Fondo di garanzia, dopo fallimento aziendale.
Nonostante il materiale portato via in alcune occasioni dall’Ad della Metaflex srl … ( Il materiale portato dall’ad Metaflex ) nello stabilimento in località Pariti sarebbe ancora presente della materia prima, come plastica, oltre ai vari macchinari di lavorazione, inchiostro e vernici (ma si ipotizza anche la mancanza di diverso materiale prima presente). Si ricorda che la parte esterna dello stabilimento era stata sottoposta a sequestro da parte dei Cc del Noe di Bari, causa mancato smaltimento di rifiuti tossici.
Prevista a breve una riunione alla presenza di avvocati e lavoratori, iscritti alle sigle sindacali. In settimana dovrebbero essere posti i sigilli all’azienda (forse nel pomeriggio del 10 novembre), con nomina del custode, probabilmente lo stesso curatore fallimentare. A breve l’incontro con l’affittuario dello stabilimento, l’ad della Metaflex srl.
L’ultima intervista con i lavoratori. Dopo l’asportazione di parte del materiale presente in azienda (fine giugno 2011).
Fine dicembre 2010. “A breve la cessione delle quote”.
Dopo le prime riunioni. 30 novembre 2010. “C’è fiducia”
La prima mobilitazione nel novembre 2010
g.defilippo@statoquotidiano.it
ahahahahahahahahahahahahahahahaha osella rossella quante fregnate,meglio così almeno siamo salvi(si fa per dire)dove troveremo un’altra occupazione?boooooooooooooooooooooooooooooooo.grazie a tutti quelli che hanno aiutato a farci arrivare a queste condizioni e ai lecchini,addio.
La messa è finita andate in pace….che altro dire….valigie pronte,aspettando che su al nord la situazione lavorativa migliori….la vita a manfredonia per noi giovani è finita…..CARI POLITICI FATEVI UN ESAME DI COSCIENZA….E AMMETTETE CHE IL VOSTRO CONTRATTO D’ARIA FRITTA E’ STATO UN VERO FALLIMENTO
sto aspettando il primo che mi viene a chiedere il voto alle prossime elezioni. grazie di tutto Manfredonia
Chissà se è rimasto qualcosa in azienda da vendere all’asta per poterci pagare le spettanze arretrate!!!! Purtroppo la legge è stata dalla parte dei LADRI fino ad ora……Ci hanno derubato dinanzi alle forze dell’ordine che ci hanno fatto spostare davanti ai cancelli per far uscire la refurtiva…… VERGOGNAAAAAA
un altra azienda che viaggiava a gonfie vele per quello che produceva,chiude e va via tranquillamente,per quanto possa essere bello questo paese non ce nessuna opportunità per costruirsi un futuro! quanti disoccupati ha lasciato questo contratto “D’ARIA”
mi chiedo ma tutte quelle vasche di acetone sono vuote????
Il contratto D’ARIA rispecchia il valore dei nostri politici locali.
Al nostro on. Leone:la pacchia è finita e a gennaio si vota, ha già sguinzagliato i suoi fedelissimi a raccattare voti o ha deciso finalmente di non ricandidarsi? Chissà cosa si inventeranno i politicanti per farsi votare, anche perchè un voto per 50 euro credo sia diventato davvero poco se si considera quello che c’è nel piatto
prossimo voto da 500 euro in su
siamo quindi daccordo che a manfredonia il voto i candidato lo comprano?
Tutti voi lavoratori a piangere a ben donde che ora siete senza lavoro, ma come siete entrati li? Tutti con raccomandazione e perche non avete mai pensato mentre lavoravate a quelli che non sono entrati a lavorare in queste aziende di merda perchè non hanno nessuno a cui rivolgersi per la raccomandazione siete fortunati avete preso almeno due soldi al cospetto di chi invece senza una spiegazione non è entrata mai a fare parte di queste aziende…. gente con la terza media serale lavoravano con tanto di raccomandazione al posto di altra gente più qualificata ma senza sponsor ed adesso che siete senza lavoro sputate nel piatto dove avete mangiato cioè gli stessi politici che vi hanno fatto entrare…..
com
il voto 500 euro ma poi finiscono cosi perdi soldi e dignita la miglior cosa da fre x questi …..e di non votare farli ……senza un voto ke sia di destra o sinistra o meglio prendi i soldi e vai a votare e sulla scheda gli fai una bella x a tutti cosi sn tutti contenti MEDIDATE GENTE NE DESTRA NE CENTRO NE SINISTRA TUTTI LADRI …IL POLITICO + ONESTO HA LA ROGNA …….
io credo che ci sono persone con la terza media piu’capaci nel lavoro piu’di uno che ha tante di quelle scuole,ne ho la certezza,altro che raccomandazione…….
stiamo,sai come funziona il voto a pagamento? te lo spiego in due parole:all’entrata dei seggi trovi in genere dei loschi figuri che ti danno la scheda elettorale gia segnata con il voto che loro dicono e te quando esci dal seggio gli riconsegni quella pulita perche quella che ti hanno dato loro l’ahi imbucata nell’urna. Dopo di che ti paga. Ecco cosa succede davanti ai seggi
Pare che sono stati messi i sigilli….peccato che è troppo tardi, hanno già provveduto a portar via tutto dal capannone!!!!
COMPLIMENTI ALLA LEGGE ITALIANA, LE ISTITUZIONI, LE FORZE DELL’ORDINE E L’AMMINISTRAZIONE DI MANFREDONIA CHE HANNO PERMESSO AI LADRI DI RUBARE LEGALMENTE!!!!!
Noi operai avanziamo fior di quattrini e nel capannone hanno venduto tutto, adesso come ci pagheranno a noi dal fallimento!!!!!
per AMMORT I RACCOMANDET
allora ascolta vuol dire che oltre a non essere stato capace di entrare in un azienda, visto che hai le grandi scuole fattizze sei stato pure cesso a studiare se non hai trovato un lavoro,prima di criticare tutti prenditi 10 secondi e poi inizia a sparare cazzate
X Ammort i raccomandet:
Impara a scrivere prima di parlare, nel tuo commento ci sono almeno una decina di errori!!! O forse tu non hai preso nemmeno la terza media serale?
C’è tanta gente che è entrata per professionalità nelle aziende.
adesso ditemi che tutti noi non abbiamo utilizzato la raccomandazione di turno per lavorare nelle aziende del contratto d’aria floscia.
perlomeno una volta cerchiamo di essere coerenti con noi stessi. questo è quello che meritiamo, la mia storia si è conclusa un pò prima di voi è stata la prima azienda a chiudere. per rispondere a qualcuno è vero noi perlomeno un po di soldi li abbiamo presi, ma li maledico perché adesso mi trovo a 45 anni e con nessuna possibilità di emigrare perché troppo in avanti con l’eta per il mercato del lavoro. l’ossigeno fra poco finirà e sono disperato non so come fare ho tentato di tutto per emigrare ma nulla da fare.
MALEDETTI VENDITORI DI FUMO.
credo sia inutile parlare di come si e’ entrati a lavorare in passato in queste aziende del falso contratto d’aria…qui si sta dimenticando la cosa piu’ importante,e cio’ che tante famiglie davanti vedono solo nero,tutti coloro che se la vogliono creare una famiglia ormai non possono farlo,devono provare a farsela lontano,dalle proprie abitudini,dai propri affetti,dalle proprie cose,da questa citta’ che tanto amiamo ma in cui il pane quotidiano sara’ impossibile trovarlo…grazie politici,sindacati,autorita’,grazie davvero!!!!e noi fessi a venirvi dietro,a votarvi,ma tanto voi avete le tasche piene,cosa vi importa di noi??? volevo rispondere a ammort i raccumandet,e’ vero,la maggior parte sono entrati raccomandati nelle aziende,ma se non valevi cmq te ne uscivi velocemente,nel senso che la chiave serviva solo per entrare,al resto dovevi pensarci tu,non so se hai capito!!e cmq in tutto questo tempo cos’hai fatto??invece di tirare i piedi ai lavoratori affinche’ rimanessero senza lavoro potevi fare le valigie ed emigrare come faremo noi,tu che avevi tanta voglia di lavorare!!un abbraccio a tutte le vittime del contratto d’aria
Ma voi ve lo ricordate Paolo?
come no!
ho partecipato anche allo spot elettorale per la sua candidatura alla provincia.
adesso andate tutti sotto casa di Paolo e rivendicate le vostre spettanze!
Allora è inutile replicare a gente cerebralmente malsana con i vari anonimi siete solo raccomandati assistenzialisti cazzo ne sai di me.
X vabè
ti ringrazio hai capito il senso delle mie parole non c’è l’ho con te era un ragionamento rivolto oltre il semplice contratto d’area ti faccio gli auguri per un nuovo lavoro.
X 29
Che significa ma se non valevi…. voi avete avuto l’opportunita’ mentre chi non ha sponsor nemmeno quella ti rendi conto di quello che dici, sei comunque stato privilegiato rispetto a loro con la raccomandazione poi i piedi a te e i lavoratori non li tira nessuno cazzo mi frega dico solo la verita’ tu di me non sai niente quindi risparmia frasi e se andrai a lavorare fuori tanti auguri e figli maschi.
Per te caro ‘ammort i fabbrk’..la frase(se non valevi)stava a significare che e’ vero,per entrare il buon 95per100 era raccomandato,ma poi se producevi e se eri valido rimanevi a lavorare altrimenti i datori di lavoro non e’ che ti pagavano a vuoto ma ti sbattevano fuori,te lo dico perche’ ad alcuni e’ capitato…spero tu abbia capito…mi spiace tantiss per te che non hai trovato qualche politico ladro(lo sono tutti i politici)che ti ha fatto entrare,in questo sono stato piu’ fortunato,non lo nascondo,ma sii sincero,se ti capitava l’opportunita’ non credo avresti rinunciato,giusto??? ti ringrazio per i bei auguri che mi hai fatto,figli maschi o femmine purche’ nascano sani e belli…ciao