VIESTE (FOGGIA)- «Il boss della mafia foggiana Marco Raduano è stato riconsegnato alle patrie galere. Arrivato oggi in Italia dopo essere stato arrestato in Corsica, è detenuto in regime di 41 bis.
Con la cattura di Raduano lo Stato ha inflitto un duro colpo alla criminalità organizzata garganica.
Mi auguro che, grazie al proseguimento delle indagini, possa essere scoperchiata la rete di fiancheggiatori che ne hanno favorito la latitanza, affinché anche loro possano essere assicurati alla giustizia.
Contro la mafia lo Stato non arretra».
È quanto dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario alla Giustizia.
Intervistato da France 3 Corse, il suo avvocato d’ufficio, M. Jean-Pierre Ribaut-Pasqualini, ha dichiarato che Marco Raduano non si è opposto alla sua estradizione: “È abbastanza raro, non ha fatto alcuna difficoltà.
È vero che le condizioni di detenzione lo rendevano ansioso di essere consegnato [alle autorità], visto che era in isolamento da venerdì scorso.
[…] Un isolamento relativamente pesante che non aveva comunque alcun legame con la Corsica; quindi aveva tutte le ragioni per voler essere consegnato al suo paese d’origine”.
Il procedimento sul caso Raduano si è concluso in meno di un’ora.
La decisione del giudice istruttore è stata emessa senza essere messa in decizione. Il tribunale di Bastia era quel giorno sotto stretta sorveglienza; un elicottero della Gendarmeria ha sorvolato l’edificio per tutta la mattinata.
Marco Raduano era in fuga dalla sua evasione dal carcere di Nuoro nel febbraio 2023. Stava scontando una condanna a 24 anni di carcere per “appartenenza a un’organizzazione mafiosa, traffico di droga, possesso illegale di armi e altri reati“, secondo Europol.
In un altro caso in corso, l’uomo presentato come il capo della Società Foggiana è anche implicato in due omicidi commessi nel 2017.