StatoQuotidiano.it, Manfredonia, 09 marzo 2023. “Oggi voglio dire grazie per aver salvato la vita di mio figlio per la terza volta”.
E’ quanto scrive una donna di Manfredonia, attraverso una lettera inviata a StatoQuotidiano.it.
Il testo.
“Gentile redazione di StatoQuotidiano, voglio raccontare l’esperienza vissuta presso la casa sollievo della sofferenza.
Mi chiamo Rosangela e sono la mamma di un ragazzo Speciale. Sono 7 anni che mio figlio è in cura presso la Casa Sollievo della Sofferenza. All’età di 12 anni nel 2016 gli è stato diagnostico un tumore e in oncologia pediatrica è stato curato nel migliore dei modi. Oltre alle terapie, i dottori, le infermiere le oss, e tutto il personale è stato magnifico.
All’epoca il primario era il dott La Dogana e la dottoressa De Santis che ha sempre seguito mio figlio amorevolmente ad oggi dico GRAZIE infinite. Ma a dicembre 2022 sempre sotto la loro attenzione gli è stata diagnostica una malattia rara e ricoverato in neurologia e in rianimazione e anche li sono stati velocissimi a capire cosa aveva e hanno trovato tutte le cure adatte a questa sindrome, dato che da un giorno all’altro il suo corpo si era paralizzato.
Dobbiamo dire grazie al Primario alla dottoressa Florio, alla dottoressa Bianchi, al dott. Fiore, al dott Albonini e a tutti i medici e infermieri, agli oss che ogni minuto della giornata per 3 mesi hanno dedicato a mio figlio tutto il loro cuore e anche con me che sono la mamme non mi hanno lasciato mai da sola.
“Oggi voglio dire GRAZIE per aver salvato la vita di mio figlio per la terza volta”.
Cara signora Rosangela, il mio cuore gioisce nell’aver appreso questa bellissima notizia di guarigione di suo figlio. Ed è anche più che giusto, ringraziare tutti i medici e infermieri, i quali, hanno fatto il loro dovere con passione e amore, verso suo figlio.
Credo che sia ciò che ha sempre desiderato San Pio da Pietrelcina, quando decise di costruire, Casa Sollievo della Sofferenza .
Credo che i medici e infermieri, devono sempre (e con tutti) esercitare il proprio lavoro, con professionalità e amore, perché, come diceva San Pio da Pietrelcina, ogni paziente, deve essere come un papa , una mamma o un figlio.
C’è un però, signora Rosangela, non dobbiamo mai dimenticare che il primo ringraziamento va fatto al Signore, il quale, ama i suoi figli, elargendo grazia su grazia. La bontà del Signore è amore infinito. Auguri per suo figlio signora Rosangela e per tutti i bambini che sperano in una guarigione.
Buona vita a tuo figlio vi auguro tanta felicità!!!
Grazie Rosangela per questa sua bella testimonianza. Si sentono spesso cattiverie sull operato dei sanitari in tutta Italia, invece di sparlare sarebbe bello pregare affinché il Signore possa illuminare le menti di chi studia e fa ricerca e guidare le mani di chi si prende cura dell ammalato.
Grazie di cuore ❤.