Roma – Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini ha insediato oggi il Comitato di Sorveglianza del primo Programma Operativo Nazionale (PON), cofinanziato dai fondi strutturali europei (FESR – Fondo di sviluppo regionale), interamente dedicato alla cultura.
Il PON ha una dotazione complessiva di 491 milioni di euro così ripartiti:
Circa 360 Milioni per la tutela e la valorizzazione dei circa 60 grandi Attrattori culturali presenti nelle cinque regioni del Sud (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia), in linea e in continuità con quanto realizzato nella programmazione 2007-2013, in particolare con il POiN Attrattori culturali, naturali e turismo e in coerenza con l’ampia azione di progettazione realizzata attraverso il progetto Poli culturali di eccellenza. Alcuni attrattori sono già stati selezionati per un ammontare complessivo di risorse pari a circa 180 milioni di euro. Di questi:
55 milioni di euro saranno destinati a interventi con progettazione avanzata in:
Campania – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Certosa di Padula, aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Stabia;
Puglia – area archeologica di Manduria, complesso di S. Maria della Giustizia di Taranto;
Calabria – Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, museo e parco archeologico di Sibari.
54 milioni di euro invece saranno destinati a interventi con progettazione preliminare in:
Calabria – parchi archeologici di Kaulon e Scolacium;
Puglia – i Castelli Svevi di Bari e Trani, l’area archeologica di Egnazia;
Basilicata – Museo Archeologico Nazionale di Melfi, il Polo Museale del Materano, le aree archeologiche di Grumento e Metaponto;
Campania – Reggia e Real Bosco di Capodimonte, parco archeologico di Velia, Reggia di Caserta e Real Sito di Carditello.
77 milioni di euro saranno infine destinati a interventi già definiti, selezionati e finanziati nel POIn Attrattori 2007-2013 ma non ancora conclusi in:
Campania – Palazzo Reale e Reggia di Caserta;
Puglia – Castello di Carlo V a Lecce, Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia, il Museo Archeologico di S. Scolastica a Bari, l’ex convento di S. Antonio a Taranto, il Castello Svevo e il Complesso di S. Chiara a Bari;
Calabria – Castello di Carlo V a Crotone, il Museo Archeologico di Locri;
Sicilia – Convento di S. Maria del Gesù a Ragusa.
Per le rimanenti risorse, pari a circa altrettanti 180 milioni di euro, è in corso con le Regioni la sottoscrizione degli accordi operativi di attuazione che serviranno ad individuare, tra i luoghi della cultura del Mibact, ulteriori attrattori culturali in un percorso di programmazione condivisa.
Circa 114 milioni euro per le imprese che operano nel e a favore del settore culturale e della fruizione turistico-culturale e tra queste alle cosiddette industrie culturali e creative. Si tratta di un bacino costituito da circa 1.700 aziende del settore della filiera culturale e creativa di cui il 30% appartenenti al privato sociale. Si tratta di un’innovazione assoluta, per la prima volta si individua un focus specifico a livello nazionale su questo settore investendo una così considerevole quantità di risorse. Le risorse restanti sono impegnate per accrescimento di competenze e assistenza tecnica.
“L’esistenza del PON “Cultura e Sviluppo” – ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini – è il risultato, da un lato, di una nuova sensibilità europea verso il ruolo della cultura nelle politiche di sviluppo e, dall’altro, della politica del Governo che ha assunto la cultura tra i principali motori di sviluppo e ha promosso la partecipazione attiva e costante delle Istituzioni con competenze nel settore al processo di definizione della strategia nazionale per lo sviluppo e la coesione. La cultura, in tutte le sue implicazioni, sociali ed economiche, è ora al centro delle strategie di rilancio della crescita del Paese”.
“A chi, grossolanamente, anni fa teorizzava che con la cultura non si mangia – ha dichiarato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti – il Governo risponde con questo programma che ha l’ambizione di fare della cultura una potente leva di sviluppo, particolarmente nel Sud. Cultura nella doppia accezione di cultura della tutela e cultura della valorizzazione. Al centro, c’è un uso ottimale dei fondi europei. Tre anni fa eravamo al 15% di impegno, a fine 2014 siamo arrivati a più del 70%. Puntiamo al 100% entro fine 2015, un traguardo molto impegnativo ma realistico. Soprattutto, stiamo accelerando la predisposizione con la Commissione Europea dei progetti 2014-2020, in modo da avviare al più presto i relativi investimenti. È questa la strada maestra per realizzare una nuova politica meridionalista all’altezza della sfida della crescita che il Paese ha davanti”.
“Il PON “Cultura e Sviluppo” – ha dichiarato il Segretario Generale del MiBACT, Antonia Pasqua Recchia – è stato tra i primi Programmi Operativi italiani approvati con Decisione comunitaria (febbraio 2015), segno, certamente, dell’impegno di questa Amministrazione ma soprattutto di un impegno collettivo delle istituzioni nazionali e comunitarie, prime tra tutte il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica e i Servizi della Commissione europea che hanno sostenuto e supportato il Ministero”.
Redazione Stato
cultura che progredisce
Si vuole sapere se parte di tali finanziamenti serviranno per lo “scrigno” (scavi) Siponto Antica. Se così sarà benvenuto, finalmente, on. Franceschini e tanti ringraziamenti da parte mia ed in particolare da parte del sig. Aldo Caroleo, le cui invocazioni, circa la realizzazione del parco archeologico di Siponto finalmente verranno esaudite.
Già li vedo. Politici, gente di malaffare, e advisor politici, a fare riunioni, pranzi, ecc su come spartire i fondi, magari creando società e cooperative ad hoc per far veicolare i fondi. Mafia Capitale docet.
D’altronde se il popolo e’ felice cosi…