Bari – CON recente sentenza, la Corte dei Conti sezione giurisdizionale regionale per la Puglia ha condannato 5 privati a risarcire all’ Istituto Zooprofilattico della Puglia e Basilicata la somma di € 23.580,00 in parti uguali, a titolo di colpa grave, vale a dire € 4.716,00 per ognuno, ai quali era stato affidato incarico di predisposizione delle controdeduzioni in merito al procedimento per lo scioglimento del CdA del citato Istituto “nonostante la presenza di risorse umane disponibili in grado di svolgere tale compito” e “nonostante qualche giorno prima fosse già stato conferito incarico di assistere lo stesso Istituto nella fase stragiudiziale”.
Si ricorda come la Giunta Regionale Puglia, con la deliberazione n. 2648 del 30 novembre 10 prendeva atto della relazione del Dirigente dell’Ufficio Ispettivo, contenente gli esiti dell’attività ispettiva effettuata, dalla quale emergevano, oltre alle osservazioni preliminari in merito all’illegittimità della prorogatio sine die del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico della Puglia e Basilicata dal 1990 e del relativo Presidente dal 1995, numerose irregolarità, disfunzioni e criticità nella gestione dell’Istituto. Ad avviso della Giunta Regionale, tali irregolarità e disfunzioni compromettevano il regolare funzionamento dell’Istituto Zooprofilattico e, pertanto, la stessa, con tale deliberazione, riteneva opportuno avviare, ai sensi dell’art. 11 della LR, n, 39/80, il procedimento per lo scioglimento del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, ai sensi dell’art. 7 della legge 241/90, disponendo un termine di 30 giorni per eventuali controdeduzioni.
Redazione Stato