Foggia, 09 settembre 2020. Foggia saluta, e a omaggia, Pasquale Casillo, imprenditore e storico patron della squadra di calcio rossonera, deceduto ieri mattina all’età di 71 anni, dopo aver lottato contro un male incurabile. Casillo è deceduto all’ospedale Lastaria di Lucera, dov’era ricoverato. I funerali di don Pasquale si sono svolti nella Chiesa Madonna del Rosario di Foggia.
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Il messaggio del sindaco Landella. «Con la scomparsa di Pasquale Casillo, Foggia perde un uomo che l’ha resa grande, amandola profondamente. Qualsiasi parola sarebbe insufficiente a riassumere il sogno straordinario che la nostra città ha vissuto con “Zemanlandia”, la rigogliosa stagione economica che la comunità Foggiana ha conosciuto grazie alle sue molteplici e proficue attività commerciali che davano occupazione a centinaia di persone, divenendo punto di riferimento importante nella cartina geografica degli affari internazionali. Una stagione unica, come unica era la tempra risoluta, forte, di Pasquale Casillo nell’offrire un prezioso esempio di intraprendenza a tutti noi. Foggia non lo dimenticherà mai. La nostra Amministrazione comunale lo ricorderà intitolandogli il piazzale antistante lo stadio Pino Zaccheria».
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È stato un caro amico di gioventù. Le nostre strade si sono allontanate quando è andato via dai Casilli dove abitavamo fino ai nostri venti anni.. Ho seguito le sue avventure e disavventure su internet fiero di essere stato suo amico. Mi ricordo sempre quando il padre per i suoi 18 anni gli regalò un’alfa spyder duetto, mentre io non possedevo nemmeno la bicicletta. Mi è dispiaciuto molto che la cattiveria della gente ha distrutto il suo impero che era riuscito a crearsi con le sue capacità imprenditoriali. Mi è sembrato assurdo che fosse stato tutto così effimero da essere spazzato via in breve tempo allo stesso modo in cui era stato costruito. Anche se non ci siamo mai visto da quando eravamo ventenni, resterà sempre nei miei pensieri e lo lo ricorderò con la sua esuberanza di sanguseppese, il suo carattere da buffoncello simpatico che arrivava a snobbare qualche ragazza che gli andava dietro, come il bel ragazzo con i soldi che era restio a spendere. Infatti era abbastanza parsimonioso a quei tempi. Ti ricorderò sempre, caro amico della nostra adolescenza. Esprimo le mie sentite condoglianze ai fratelli Teresa, Angioletto e Aniello. Sono Vincenzo Curto, ingegnere di Policoro.