Alla ‘Regione delle donne’, l’intervento di Lucia Rita De Lallo, candidata alle regionali con Fratelli d’Italia, di S. Severo, medico pediatra presso la Asl di Foggia.
“La Puglia è una delle regioni italiane che pecca per la presenza di donne imprenditrici. L’ imprenditoria femminile è ormai diventata uno dei motori pulsanti per lo sviluppo dell’ economia italiana. In questo momento la crisi economica generale in Italia ha determinato la perdita e l’ aumento reale delle difficoltà nel trovare un posto di lavoro. Di conseguenza cresce sempre di più la voglia di mettersi “in proprio ” e trasformare un’idea in impresa di successo, magari tutta al femminile.
Per questo, bisogna quindi mettere in atto tutti i meccanismi e le forze intellettive che portino ad intercettare fondi europei a fondo perduto per le piccole e medie imprese rosa, anche attraverso la più piena applicazione della legge 215/ 92. Ad affiancare questi progetti lavorativi, altre iniziative che utilizzino i finanziamenti del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si può ad esempio offrire un servizio di baby sitting gratuiti a mamme e donne che sono, ad esempio, costrette ad accettare lavori a chiamata saltuari o precari.
Pensiamo anche alle donne madri di soggetti disabili. Oggi si stima che circa l’1% della popolazione presenti una condizione autistica, e si è visto anche che più è elevata la gravità della sintomatologia, più bassa è l’età del soggetto e più difficile diventa la vita lavorativa di queste madri. Per questi piccoli pazienti un intervento riabilitativo domiciliare è quello più efficace perché le capacità di questi bimbi vengono meglio espresse direttamente nel contesto in cui devono essere utilizzate. Un progetto di riabilitazione integrata domiciliare offrirebbe, quindi, una più precoce potenzialità di apprendimento della persona autistica ed il raggiungimento del massimo livello di riabilitazione ed autonomia possibili. L’equilibrio tra vita lavorativa e carichi familiari è la sfida più grande per le donne pugliesi che scelgono di essere mamme lavoratrici”.