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NUDITA' Si torna a scuola ma fa caldo, preside pugliese: “Niente canotte e pantaloni corti”

"Capita di assistere talora alla visione di nudità ascellari e inguinali, di pancini scoperti, gambe pelose maschili in mostra"

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
9 Settembre 2024
Cronaca // Manfredonia //

FOGGIA – L’afa e il caldo si faranno sentire, ma l’abbigliamento dovrà comunque essere consono.

All’istituto Gaetano Salvemini, liceo scientifico, si bada al dress code.

Una circolare della dirigente, Tina Gesmundo, raccomanda, in occasione della ripresa delle lezioni, «a tutti gli studenti di indossare capi di abbigliamento consoni al luogo, evitando tassativamente canotte e pantaloni corti, sia per le ragazze che per i ragazzi».

La riapertura delle scuole, dopo la pausa estiva, è caratterizzata a Bari anche dall’attenzione all’abbigliamento.

Una certa attenzione al decoro che spesso viene imposta negli istituti. Non senza polemiche. Bando, quindi, al Salvemini a pantaloncini e canotte.

Nonostante il caldo, si dovranno trovare outfit freschi ma comunque “consoni”. La scelta sembra richiamare quella fatta nel 2018 dal preside dello scientifico Scacchi.

«Con il caldo non bisogna allentare i freni inibitori dell’abbigliamento», scrisse, a maggio 2018, il preside Giovanni Magistrale. «In questi giorni – si leggeva nella lettera che suscitò polemiche e scalpore – capita di assistere talora alla visione di nudità ascellari e inguinali, di pancini scoperti, gambe pelose maschili in mostra, sandali infradito, canottiere succinte, e altro genere balneare.

Fonte: youy edu action

Inutile dire che le seguenti raccomandazioni non rivengono da un sussulto di puritanesimo vittoriano, ma dalla constatazione che comportamento e abbigliamento sono sempre in rapporto alle circostanze e ai luoghi: una cosa è la spiaggia, un’altra è una chiesa.

La scuola non è una spiaggia; certo non è nemmeno una chiesa, ma ci va molto vicino, se è vero che culto e cultura hanno la stessa radice, e la scuola è sede di quel culto laico che è rappresentato dal sapere, dall’insegnamento, dall’educazione».

E aveva lanciato quindi un discusso decalogo degli abbigliamenti da indossare.

Proprio dallo Scacchi anche quest’anno arriva un invito a studenti e non studenti a non “esagerare”. «In presenza di temperature elevate si sente il bisogno di un abbigliamento piuttosto leggero per lasciare spazio ad una maggiore frescura – si legge in una circolare datata 5 settembre 2024 a firma della dirigente Chiara Conte -.

È necessario ricordare che la scuola è una pubblica istituzione e si configura come luogo di lavoro per ognuno di noi, secondo il ruolo di ciascuno, e come luogo di lavoro prevede il suo specifico outfit.

Pertanto, è opportuno che l’abbigliamento sia consono al luogo in cui ci troviamo e, soprattutto, rispetti quelle regole di buon senso che sono alla base del vivere collettivo.

In questa prospettiva, è necessario ribadire che non è possibile per nessuno, studenti e non studenti, indossare pantaloni che non arrivino almeno alla caviglia, ciabatte, canottiere, magliette scollate oltre misura e corte oltre misura (la maglietta deve lambire la cintola di gonne e/o pantaloni), durante le ore da trascorrere all’interno dell’istituto, sia nella frazione antimeridiana che in quella pomeridiana».

Certo è che, canotta o no, il caldo di questi giorni, nonostante le piogge rinfrescanti, sarà un problema per gli studenti.

Ed è già al centro delle note sindacali. Negli scorsi giorni si è fatto sentire Gianni Verga della Uil Scuola: «Sono numerose, infatti, le scuole che cominceranno le lezioni tra il 9 e il 13 settembre – spiega il sindacato -, con i termometri ancora in rosso per il gran caldo, senza alcuna ventilazione all’interno delle aule didattiche delle scuole del territorio regionale».

Lo riporta quotidianodipuglia.it

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