Se a questo importo si aggiungono i 445 milioni di euro di aggravio, derivanti dal precedente aumento degli acconti Ires e Irap dal 100 al 101% disposto dal Governo lo scorso giugno (Decreto legge n° 76/2013), nel 2013 le società di capitali anticiperanno al fisco complessivamente 1,33 miliardi di euro di maggiore acconto.
“E’ vero che gli aumenti degli acconti Ires e Irap altro non sono che una anticipazione e non un incremento di tassazione – dichiara il Segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi – Tuttavia, in una fase economica così difficile e caratterizzata da scarsa liquidità, chiedere un ulteriore sforzo alle imprese sarebbe un errore”.
Dalla CGIA sottolineano che quest’anno le società di capitali si troverebbero a versare un maggiore acconto medio oscillante tra i 1.000 e i 1.500 euro per ciascuna impresa.
“Non sono cifre importantissime – conclude Bortolussi – ma sommate all’aumento della pressione fiscale generale e alla contrazione nell’erogazione del credito avvenuto in questo ultimo anno, potrebbero mettere in difficoltà numerose aziende”.
Redazione Stato