Bari. “Il 26 ottobre prossimo l’assemblea plenaria del Parlamento Europeo approverà, in lettura unica, la relazione di iniziativa su “una strategia dell’UE per la regione adriatica e ionica” il cui relatore è l’on. Ivan Jakovčič. Abbiamo deciso di mobilitarci tutti assieme per chiedere l’intervento della delegazione di Forza Italia nel PPE del Parlamento europeo poiché riteniamo che la proposta di strategia della regione adriatica e ionica attuale sia carente di un richiamo alla UE a favore degli interessi generali del nostro Paese ed in particolare della regione Puglia”. Lo dichiara il coordinatore regionale di Forza Italia, l’on Luigi Vitali. “La bozza depositata dal relatore nella parte relativa al pilastro “collegare la Regione” –aggiunge- al paragrafo 17 “pone l’accento sull’importanza di collegare le rotte dei trasporti marittimi e i porti, da un lato, con altre aree dell’Europa, nonché sulla rilevanza delle interconnessioni con i corridoi TEN-T, dall’altro”. Come noto tra i corridoi della rete TEN-T che interessano l’Italia c’è il corridoio Baltico-Adriatico che collega Vienna a Ravenna, mettendo in rete i porti di Trieste, Venezia e Ravenna stessa. Dal riconoscimento dei corridoi –conclude Vitali- passa la priorità anche dei finanziamenti europei ai territori”.
“A nostro parere –afferma, invece, Mauro D’Attis, membro titolare del Comitato delle Regioni a Bruxelles poiché la relazione tratta la definizione delle linee strategiche della regione adriatica e ionica, essa non deve omettere di richiamare la Unione Europea alla modifica del corridoio Baltico-Adriatico con il completamento da Ravenna ad Ancona-Pescara-Termoli-Foggia-Bari-Brindisi. E’ evidente che con questa nostra sollecitazione si ritiene di aprire un varco alla concreta modifica della Rete TEN-T così come già definita anche attraverso il riconoscimento di queste necessarie variazioni da parte della strategia regionale adriatica e ionica. La relazione è assegnata alla commissione REGIO e, come detto, sarà in Parlamento europeo il 26 ottobre. Attraverso una lettera al capo delegazione on. Elisabetta Gardini e al vice presidente del Parlamento europeo on. Antonio Tajani –concludono- chiediamo ai nostri rappresentanti nel gruppo del PPE di intervenire affinché il testo della strategia in definizione contempli il richiamo alla UE a modificare il corridoio Baltico-Adriatico completandolo da Ravenna a Ancona-Pescara-Termoli-Foggia-Bari-Brindisi”.
“Condividiamo, in Consiglio regionale, -dichiara il consigliere regionale Domenico Damascelli- l’ordine del giorno proposto dal collega Fabiano Amati per impegnare la Giunta regionale a farsi interprete di tale esigenza strategica, interessando il Governo italiano e la Commissione Ue al fine di iniziare subito lo studio di fattibilità e la progettazione operativa del prolungamento del Corridoio. Sulla Rete Transeuropea –conclude Caroppo- si gioca una partita decisiva per lo sviluppo del territorio e la Puglia non può assolutamente perdere questa opportunità. Una partita vera e non demagogica come quella per il Frecciarossa, che altro non è che un Frecciabianca ridipinto per caratteristiche e velocità”.
B. RETE TEN-T
1. Premessa
Il sistema globale di reti di scambio trans-europee, che prende il nome di TEN-T (Trans-European Transport Network), racchiude un intreccio complesso di trasporto multimodale che collega i Paesi dell’Unione con una griglia che si prolunga poi verso il continente asiatico.
Per permettere una buona accessibilità di tutti i Paesi alla rete sono stati individuati due livelli d’intervento:
a) il “Comprehensive Network” (Rete completa) che individua tutte le parti che permettono alle regioni europee di essere collegate tra loro e comprende le reti stradali, ferroviarie, fluviali, marittime e aeree e i relativi interscambi;
b) il “Core Network” (Rete principale) al quale appartengono tutti quei tratti di rete considerati principali perché strategicamente rilevanti nell’ottica dello sviluppo Europeo.
In base a questa divisione vengono individuati gli interventi di carattere prioritario e le criticità della rete che devono essere risolte primariamente per permettere lo sviluppo di un traffico transnazionale efficiente e sostenibile.
C. MACROREGIONE ADRIATICA E IONICA
1. Premessa
La strategia (EUSAIR – EU Strategy for the Adriatic and Ionian Region), contenuta in una Comunicazione della Commissione e in un Piano d’azione, riguarda principalmente le opportunità dell’economia marittima: “crescita blu”, connettività terra-mare, connettività dell’energia, protezione dell’ambiente e turismo sostenibile, tutti settori destinati a svolgere un ruolo cruciale nel creare posti di lavoro e stimolare la crescita economica nella regione. Ciascun elemento del piano d’azione è stato coordinato da una coppia di paesi (uno Stato membro dell’UE e un paese non UE):
– la Grecia e il Montenegro sulla “crescita blu”,
– l’Italia e la Serbia sul tema “Collegare la regione” (reti dei trasporti e dell’energia),
– la Slovenia e la Bosnia-Erzegovina sulla “qualità ambientale”,
– la Croazia e l’Albania sul “turismo sostenibile”.
Vi sono inoltre gli aspetti trasversali: la capacity building e la ricerca, l’innovazione e le piccole e medie imprese, la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento agli stessi, nonché la gestione del rischio di catastrofi. La strategia offre quindi ai Paesi candidati e candidati potenziali all’adesione una preziosa opportunità di collaborare con gli Stati membri, in particolare contribuendo all’integrazione dei Balcani occidentali nell’Unione europea. Si tratta della prima “strategia macroregionale dell’UE” con un numero così elevato di paesi extraunionali che hanno collaborato con Stati membri dell’UE. La strategia EUSAIR non accederà a finanziamenti aggiuntivi dell’UE, ma dovrebbe mobilitare e allineare i finanziamenti esistenti a livello nazionale e unionale nonché attirare investimenti privati. In particolare, all’attuazione della strategia contribuiranno i fondi strutturali e di investimento europei (Fondi ESI), nonché lo strumento di preadesione (IPA).
Redazione Stato Quotidiano