Manfredonia. Arturo De Rienzo, 70 enne, maestro di taglio e acconciatore di capelli (barbiere da uomo e parrucchiere per signora), ha iniziato da piccola età l’attività di barbiere “l’arte u varvire” nella bottega di suo padre Francesco detto “maste Ceccille u varvire”, in corso Manfredi, dove ha lavorato per molti anni. Negli anni ’80, si messo in proprio e ha aperto una bottega di barbiere e parrucchiere per signora prima in via Tribuna al civico 69 e poi in via Antiche Mura n. 131, dove tuttora esercita il suo lavoro di artigiano. Da anni ha allestito un piccolo museo in un angolo del suo salone, in una buca fatta scavare sotto il pavimento del locale. Nello spazio espositivo, coperto con una robusta vetrata, sono conservati antichi utensili artigianali e materiale vario in disuso utilizzati in loco fino agli anni ’70, dai barbieri e parrucchieri.
A tal riguardo, mi riferiva De Rienzo, che a giorni ha intenzione di trasferire i suoi antichi ferri del mestiere di barbiere e parrucchiere, del suo piccolo museo, per non farli deteriorare dall’umidità che fuoriesce da sotto il pavimento dove sono ubicati, in un guardaroba a muro, in attesa di sistemarli in armadietti di vetro, più idonei per la loro conservazione.
Tra i ferri del mestiere che De Rienzo conserva nel suo piccolo museo elenchiamo: macchinette rasatrici per capelli a mano; ciotole per montare la schiuma da barba; piccoli calendari tascabili che un tempo nel periodo natalizio si regalavano ai clienti; cinghia per affilare i vecchi rasoi detta in loco “a strappe”; pennelli e spazzole per rimuovere i capelli dal collo e dalla nuca; “a prote de Bbelgie” la Pietra di Belgio utilizzata per la prima affilatura dei vecchi rasoi; contenitori spruzza “acque d’odore” acqua di colonia profumata utilizzata come dopo barba; forbici e pettini vari, diversi tipi di rasoi, come il rasoio “u sfelezzine” (utilizzato graffiare i capelli); un camice da barbiere degli anni ’50 ed altri utensili per parrucchiere per signora.
Va evidenziato, che il maestro De Rienzo negli anni ’70, ha insegnato taglio di capelli da uomo presso l’A.R.A.M. (Accademia Regionale Acconciatori Maschili e Femminili) del Levante di Bari. Ha partecipato, altresì, a diverse manifestazioni nazionali, in qualità di maestro barbiere da uomo, dove ha ottenuto ottimi piazzamenti e attestazioni importanti. Gli antichi strumenti da barbiere e parrucchiere del nostro figaro De Rienzo, andrebbero conservati e valorizzati nel tempo. Quando questi cesserà la sua attività di artigiano del taglio e acconciatura dei capelli, trasferire e custodire, come lo stesso vorrebbe, i suoi preziosi utensili a Siponto, dove ha sede il Museo Etnografico Sipontino fondato dal compianto emerito glottologo prof. Michele Melillo.
Per la verità, il Museo Etnografico Sipontino fondato dal prof. Melillo nel 1970, che custodisce antiche e preziose testimonianze della cultura contadina, marinara e artigianale del nostro territorio, avrebbe bisogno di un nuovo spazio espositivo per allestire al meglio e dare maggiore visibilità agli antichi oggetti e attrezzature artigianali da lavoro utilizzati dai nostri figaro.
**Nel prossimo articolo le Botteghe di Barbiere di corso Manfredi nel ‘900.
(A cura di Franco Rinaldi, cultore di storia e tradizioni popolari di Manfredonia)
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