La scomparsa. La 45enne Annalisa Murgo era diventata irreperibile dopo essersi allontanata dalla propria abitazione sabato sera 12 settembre 2015, senza fornire notizie. Al momento della scomparsa, la donna – affetta da problemi psichici – indossava una maglia verde, un pantalone corto in stile pinocchietto, delle infradito di colore bianco. Altezza: 160 cm, capelli brizzolati, corporatura robusta. La denuncia per la scomparsa di Annalisa è stata presentata all’indomani dell’allontanamento volontario ai Carabinieri di Manfredonia.
La donna non disponeva di un telefono cellulare. Il padre della 45enne ha raccontato a Stato Quotidiano che il sabato della scomparsa la figlia, in seguito a una volontà già manifestata, aveva preparato una busta con alcuni indumenti intimi per poi andare via improvvisamente, scendendo in Piazza San Camillo nei pressi di via San Francesco. Da qui il mistero sui movimenti della donna. Donna che da tempo non assumeva più i farmaci necessari per il proprio equilibrio psichico. Diversi gli avvistamenti della 45enne dopo la scomparsa. Ma nessuno di questi è stato mai confermato ufficialmente.
Attesa per l’autopsia. Il pm di turno del Tribunale di Foggia ha disposto l’autopsia sul corpo della donna, rinvenuto in avanzato stato di decomposizione. Da qui è risultato difficile stabilire le cause del decesso in seguito ad una prima ispezione cadaverica. Non sarebbero emersi comunque dei segni di violenza sul corpo della donna, che aveva indosso tutti gli indumenti relativi al momento della scomparsa: maglioncino, pantalone corto in stile pinocchietto e infradito. La morte di Annalisa Murgo potrebbe essere avvenuta poche ore dopo il 12 settembre 2015, data della scomparsa. Si ipotizzano problematiche all’apparato cardiocircolatorio. Attesa per l’esito dell’autopsia a cura di un medico legale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria ‘Riuniti’ di Foggia.
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(ok, grazie,ndr)
ed eccoci ancora al sud……..chiaramente quando ci conviene! se sparisce una persona in italia, e in italia intendo al nord……..tutta la protezione civile, esercito, carabinieri cinofili si mobilitano rastrellando i dintorni. da noi invece……..terra e gente che non han valore ad esser cercati. che schifo. vi è un menefreghismo totale. per esempio ricordo di aver presentato un esposto ai carqabinieri di manfredonia un pò di tempo prima che avvenissero i furti di rame ed altro nel cimitero stesso. scrissi loro che dal mio balcone adiacente il cimitero, vedevo di notte gente strana che scavalcando entrava in questo luogo sacro. ebbene, proprio di carabinieri e precisamente un luogotenente di cui mi astengo da scrivere il nome, mi rifiutò l’esposto, per lui avevano cose più importanti da fare.che indagare su questi ignoti elementi. e poi????? e poi il resto lo leggemmo dalle cronache sui giornali. insomma ecco dove ci troviamo. se a parer mio si fosse passati a cercar quella povera donna……..insomma a mio parere vi sarebbe stato un epilogo diverso. e pensare che proprio li quotidianamente vi pascolano maiali e pecore. e nessuno ha mai notato nulla…………!!!!!!