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Energas a Manfredonia, il CAONS non condivide l’opinione del prof Cascavilla e attacca

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
10 Gennaio 2020
Manfredonia // Politica //

Manfredonia, 10 gennaio 2020. Installazione del deposito costiero dell’Energas Spa a Manfredonia: il CAONS disapprova l’opinione del Professore Paolo Cascavilla, già assessore ai servizi sociali del Comune di Manfredonia, che in un testo pubblicato sul blog futuriparalleli.it, ripreso da StatoQuotidiano, aveva evidenziato tra l’altro come la problematica principale di discussione a Manfredonia, nel mondo dell’associazionismo e meno, sembra essere diventata solo quella relativa al menzionato progetto.

Cosa aveva tra l’altro espresso il prof Cascavilla nel testo pubblicato su futuriparalleli.it  “Manfredonia. La mafia non c’è più. C’è solo Energas”

In questi giorni vi è una temporanea attenzione provocata dall’incandidabilità di alcuni amministratori, ma la scena è tutta dominata dal grande deposito Gpl di Energas. L’inopportuno tentativo di Rotice, De Girolamo… di riaprire la discussione ha sortito un effetto strano. Sotto sotto affiora l’opinione che in fin dei conti i poteri forti hanno approfittato dello scioglimento per mafia per dettare le loro regole. Credo che da questa situazione non si esce. E se Energas facesse un passo indietro? Si può proporre un investimento del genere in un territorio ostile?“, aveva detto tra l’altro Cascavilla.

La dura replica del CAONS

“Per l’ex assessore Paolo Cascavilla. Ci stavamo chiedendo se le striminzite truppe pro ENERGAS avessero esaurito le loro blande energie. Ma, ahinoi!, il giorno dopo la befana ci siamo accorti che a dare manforte al piccolo plotone, difensore degli interessi di una Società, ammanicata con gli Arabi, si è aggiunta una nuova forza: quella del professore Paolo Cascavilla. Tutti ci siamo chiesti come mai una persona che è stata assolutamente assente rispetto alla questione del deposito di GPL ora si fa viva sostenendo la sua realizzazione. Ha mostrato tutta la sua magnanimità dicendo che si deve concordare con ENERGAS un indennizzo perché cosi possiamo curare il verde pubblico.

Caro prof. Cascavilla, ma dove vivi o meglio dove hai vissuto in questi anni? La costruzione del deposito di GPL non è una di quelle cosette che servono a dare un po’ di soldi a qualche amico. Non è questa la sede per spiegarti di che cosa stiamo parlando, ciò nondimeno, se ti vuoi acculturare, almeno sull’argomento Energas, puoi rivolgerti al CAONS che, come abbiamo sempre detto, è a disposizione di chiunque voglia sapere e conoscere. Sono anni che facciamo dibattiti pubblici, sit -in, volantinaggio, ecc. A suo tempo abbiamo presentato le nostre osservazioni e tutte le istituzioni interessate sono state oggetto delle nostre attenzioni fino al ricorso al TAR per la PUGLIA avverso la delibera del Ministero dell’Ambiente del dicembre 2015.

Nelle attività del CAONS è stato anche affrontato la questione lavoro e delle attività produttive tenendo conto delle vocazioni del nostro territorio. Sono state formulate proposte comunicate all’Amministrazione comunale. Se vuoi, puoi consultare le rubriche online di “Statoquotidiano”, “ManfredoniaNews” e di alcune testate giornalistiche vi troverai parecchia roba al riguardo, non solo del Caons.

Se non ti soddisfano, vieni a trovarci e saremo ben lieti di fornirti tutta la documentazione per capire che il deposito GPL è un brutto affare sotto l’aspetto ambientale, occupazionale, culturale, turistico etc… Caro professore, non puoi venirtene oggi, dopo anni di impegno sociale per il bene comune, e dire che non c’è stato dibattito pubblico. Questa è una bugia imperdonabile. Non puoi dire ai Manfredoniani di prendere i soldi per il verde pubblico in cambio di disoccupazione, sicurezza, salute, rischio di incidente rilevante, distruzione di zone archeologiche, inquinamento del mare (garantito), distruzione di 18 ettari di una zona SIC e ZPS, ecc.

Caro Cascavilla tu ricordi gli effetti del panico che creò la notizia della venuta della nave dei veleni, della fuga di ammoniaca, dell’arsenico, ecc. Ebbene stiamo parlando di una realtà di un milione di volte più pericolosa e devastante e che ci farà vivere quotidianamente nella paura. Basta con i ricatti occupazionali, oltretutto falsi, e a questo tipo di “sviluppo da terzo mondo” che non ha nulla a che fare con le potenzialità della nostra Terra e con la tutela ambientale. Caro Cascavilla ci sfugge la matrice culturale che determina il vostro interesse in questa questione, da parte nostra, continueremo a batterci fino in fondo, per difendere il bene comune e dei nostri concittadini.

P.S. Professore, ci puoi spiegare perché tutti i gladiatori dell’ultima ora fanno sempre riferimento al vescovo cercando di carpirne il consenso per fare un nuovo referendum e creare disordine nella popolazione? Diglielo anche agli altri che il referendum è stato fatto con il rispetto di tutte le regole ed è un atto ufficiale. Ancora un’altra cosa: il risultato del referendum rapportato all’intera popolazione degli aventi diritto al voto supera il 50% per cui non ti permettere di insinuare alcunché e abbi la decenza di accettare la volontà popolare proprio tu che vorresti appellarti alla mancata democrazia”, chiude nel comunicato del CAONS il referente Ing. Matteo Starace.

8 commenti su "Energas a Manfredonia, il CAONS non condivide l’opinione del prof Cascavilla e attacca"

  1. Ho la sensazione che burattinai e camerieri stiano mettendo atto il tentativo del più grande “lavaggio al cervello” alla città di Manfredonia, senza trascurare alcun settore.

  2. Ma sembra una situazione assurda…C’è una realtà cittadina, c’è un reale pericolo per la città…a prescindere di qualsiasi opinione personale, non si può che dichiarare un no…Stà accadendo di tutto…S’invitano tutti a vedere le realtà di fatto per poi poter dire la verità, almeno la realtà…Praticamente, sembra un’occasione per far uscire le personalità…Ci si meraviglia della mancanza di realtà oggettiva di un ex docente di liceo, soprattutto scientifico (per la situazione, ci si può permettere di svelare un pò di passato pubblico…); anche se c’è molto parlare tra le righe, ma la situazione richiede un chiaro no…
    Che sia fatta la Sua Volontà…
    con fede e diritti…
    si ringrazia chi vuole il bene della città, il bene di tutti, e vuole tutelare ogniuno…

  3. Al cultore prof. Cascavilla che in nome di “Futuri Paralleli”…. , .. e plauso allo scienziato che contrariamente al cultore…ha a cuore tanti interessi “sociali” e attenzione al bene comune. Questa volta, caro prof., hai toppato, ed un consiglio accetta l’invito di CAONS ad approfondire sulla specifica questione, tenendo presente e discernere bene tra interesse privato e bene pubblico collettivo.

  4. Ho molta stima del prof. Cascavilla, per il suo passato da 68ino e per quello che ha fatto da giovane a Manfredonia con il teatro di Dario Fo, ma poi succede che la vita ti porti da sinistra a destra, a difendere l’indifendibile e cioè il profitto individuale contro il bene pubblico.
    Mi deve spiegare come è possibile questa difesa di Energas su un territorio che in piccolo è come Taranto e che comunque ci siamo liberati dell’Anic. Cosa rappresentano 50 posti di lavoro ad alto rischio ambientale?.
    Caro professore con tutto il rispetto non la capisco proprio e si prenda un pò di riposo, si goda il tempo per dedicarsi ad altro. La saluto

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