Orsara di Puglia. A causa della pioggia incessante, e delle condizioni già precarie ampiamente comunicate all’Anas già negli scorsi mesi, un muro di sostegno posto nei pressi della galleria ubicata al chilometro 48,5 della statale 90 è crollato.
Naturalmente, la galleria è stata già chiusa al transito.
“L’impercorribilità di quel tratto, posto sulla statale che collega la Puglia all’Irpinia, rappresenta un grave danno per Orsara, Bovino e per i collegamenti con i paesi campani confinanti come Montaguto”, ha spiegato il sindaco di Orsara di Puglia, Tommaso Lecce, che stamattina si è recato sul posto e ha scattato egli stesso le fotografie che documentano la gravità di quanto avvenuto, fortunatamente senza conseguenza per le persone che coi loro automezzi viaggiano quotidianamente lungo la statale 90.
Il punto in cui è franato il muro di sostegno si trova nei pressi della stazione di Orsara e in territorio orsarese, proprio sul confine con Montaguto.
Sul posto è arrivato anche il sindaco di Montaguto, Marcello Zecchino. “Chiediamo all’Anas e alle autorità competenti un intervento immediato per ripristinare la piena sicurezza e la completa percorribilità di questo tratto nel minore tempo possibile”, ha dichiarato il sindaco Tommaso Lecce.
“Nel corso degli anni”, ha aggiunto il sindaco di Orsara di Puglia, “abbiamo segnalato più volte all’Anas la necessità di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria riguardanti quel punto della Statale 90″.
“Ripristinare il muro di contenimento e mettere in sicurezza tutto quel tratto è fondamentale, perché si tratta di una strada percorsa quotidianamente anche da camion e furgoncini che trasportano merci e riforniscono l’area per ogni tipo di approvvigionamento”.
Non è un muro di contenimento ma un semplice rivestimento in mattoni, male ancorato o forse per niente ancorato, della scarpata naturale di roccia.
Criminale chi ne ha autorizzata la costruzione esponendo a grave pericolo l’incolumità degli utenti della strada.
Adesso sicuramente diranno che c’è stata una frana o la colpa è stata della pioggia per carpire fondi pubblici e commettere frode in danno dello Stato.
Tale opera, così concepita, non doveva mai essere eseguita. Chi l’ha autorizzata dovrebbe pagare personalmente invece di incassare come dirigente dei premi di produzione.
Dovreste denunciare alla Procura della Repubblica per attentato permanente alla pubblica incolumità.
Non si può accettare di aspettare il morto per individuare i responsabili.