San Giovanni Rotondo/Manfredonia, 10 febbraio 2020. Svoltosi stamani l’esame autoptico sul corpo di Vincenzo Paglione, 53enne consulente del lavoro deceduto il 5 febbraio scorso, in seguito all’omicidio avvenuto in uno stabile sul Lungomare Nazario Sauro. Come risaputo, per i fatti è stato arrestato Biagio Cipparano, 51enne del centro sipontino, con convalida avvenuta lo scorso 8 febbraio in carcere a Foggia, dinanzi al G.i.p. dr. Domenico Zeno. Cipparano, già costituitosi nel giorno dei fatti, risponde al momento dei seguenti reati: “artt.575,577 n.3 c.p. (omicidio con l’aggravante della premeditazione,ndr), ed è stato inoltre denunciato in stato di libertà per il seguente reato: art.61 n.2 c.p. art.4 legge 10/1975 (Circostanze aggravanti comuni), in entrambi i casi, fatto commesso a Manfredonia il 05 febbraio 2020“.
L’esame autoptico si è svolto stamani, 10 febbraio, nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, alla presenza del dr. Ricci e del consulente di parte, incaricato dal difensore dei familiari del Paglione, avv. Pietro Schiavone del foro di Foggia. I quesiti posti dal Pm dr.ssa Maria Giuseppina Gravina, correlati all’esame autoptico, sono diretti ad accertare l’esatto numero dei colpi inferti dal Cipparano contro il Paglione, quanti di questi colpi (inferti con un “coltello di una lama di circa 13.5 centimetri“) risulterebbero mortali, la relativa forza, la direzione, e le parti del corpo della vittima attinte. Con l’esame autoptico si cercherà di stabilire se ci sono o meno dei segni di colluttazione sul corpo della vittima, al di là dei colpi inferti con il coltello.
Da raccolta dati, durante la fase dei fatti, il Paglione e il Cipparano erano soli, dunque è stata esclusa al momento la presenza di testimoni o altre persone. Il Cipparano avrebbe seguito il Paglione “dall’interno all’esterno dello studio”, comunque sempre restando all’interno dello stabile sul Lungomare Nazario Sauro, dove è presente lo studio della vittima. Vittima che la mattina dei fatti è stata soccorsa da un’ambulanza del 118 per poi essere trasportata nell’Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”. Qui, Paglione è deceduto poco dopo. Come detto, sul luogo dei fatti è intervenuto il personale del Commissariato di Manfredonia che ha sequestrato l’arma del delitto, un coltello da cucina seghettato (di una lunghezza pari a circa “13.5 centimetri”), rinvenuto lungo le scale del condominio. In seguito, il presunto autore dell’omicidio si è presentato negli uffici della Polizia a Manfredonia, “assumendosi la responsabilità del gesto”. Cipparano (nato il 12.02.1968, incensurato), avrebbe agito per motivi personali. In sintesi, l’uomo avrebbe accusato Paglione di avere una relazione con l’ex coniuge. Da raccolta dati, vittima e omicida si conoscevano da tempo.
Dopo l’interrogatorio in Commissariato a Manfredonia il 5 febbraio 2020, l’08.02.2020 c’è stata la convalida dell’arresto del 51enne Cipparano. L’uomo, difeso dall’Avvocato Innocenza Starace del Foro di Foggia, ha “sostanzialmente confermato le dichiarazioni rese in sede di Commissariato, dinanzi al Pm dr.ssa Maria Giuseppina Gravina, ma non ha ricordato esattamente cosa è successo dopo il primo fendente inferto contro il Paglione”.
“Il mio assistito ha dichiarato di essere distrutto, pentito, disperato per quello che ha fatto, per aver distrutto la sua famiglia e quella della vittima, piangeva a dirotto per quello che è successo. Ho chiesto l’applicazione di un regime di massima sorveglianza viste le sue condizioni psicologiche”, ha detto a StatoQuotidiano l’avvocato Starace. “Personalmente ritengo che vada esclusa qualsiasi premeditazione al gesto. Sono convinta che si tratti di un atto determinato da un impeto d’ira. Ribadisco come l’uomo non ricorda se c’era qualcuno nel momento dei fatti e che si era diretto nello studio del Paglione per parlare. In precedenza non c’erano state nè aggressioni, tra le parti, nè minacce, nulla”. Cipparano, da raccolta dati, avrebbe tentato il suicidio solo qualche giorno prima dei fatti. L’uomo sarebbe stato salvato da un familiare.
Intanto, sono stati fissati per mercoledì prossimo a Manfredonia i funerali di Vincenzo Paglione.
A cura di Giuseppe de Filippo, g.defilippo@statoquotidiano.it