Ambiente, lavoro, prospettive per il futuro della Puglia. Michele Emiliano a S. Giovanni Rotondo per l’incontro organizzato da Matteo Masciale, candidato del Pd alle prossime regionali. Uno dei primi incontri che il governatore uscente tiene in Capitanata per lanciare la corsa di un rappresentante del partito. Questo mentre Italia Viva sta decidendo se presentare o meno un candidato alternativo – le voci di un ritiro dall’impegno di Teresa Bellanova non vengono né confermate né smentite – e mentre il centrodestra attende l’ennesimo tavolo nazionale nel risiko delle regioni del sud.
Masciale è capogruppo Pd in consiglio comunale nel paese di S. Pio, da segretario cittadino ha vissuto la scissione quando, nel 2014, pezzi del partito sono passati alla destra. È protagonista di quella reconquista della città che ha portato Michele Crisetti alla carica di sindaco.
“Ho ereditato un partito che era a zero, ho contribuito a ricostruirlo, ora stiamo preparando la successione alla segreteria cittadina perché i giovani devono avere il loro spazio”.
L’attuale gruppo dirigente ha fatto squadra, dopo anni di giunte cadute anzitempo e di instabilità di governo. Con il sindaco Michele Crisetti si sta ripartendo?
Siamo una maggioranza compatta in consiglio comunale, la mia candidatura alle regionali è sostenuta da tutto il partito.
Lei si candidò anche nel 2015 e non venne eletto. Che cosa ha sbagliato allora?
Io niente, avevo sempre fatto solo il segretario cittadino, era la mia prima candidatura in assoluto per la Regione, credo sia stato un buon risultato, ho ottenuto 2mila voti fuori provincia. Sono un imprenditore, quindi sono e devo essere sempre motivato.
A San Giovani non temete la concorrenza dei candidati Pd di Manfredonia e di tanti big che drenano voti in quella zona, come Raffaele Piemontese?
A Manfredonia sono stato uno dei candidati esterni che ha ottenuto più voti, se loro vengono qui a prendere voti io vado dove ci sono loro.
Cosa pensa della concorrenza dei candidati di Italia Viva, nel caso decidano di presentare un “anti-Emiliano”?
Alle politiche del 2018 Renzi fece un appello all’unità e alla responsabilità e chi non lo seguiva avrebbe favorito la vittoria della destra.
E ora?
Non so perché abbiano fatto questa scelta.
Emiliano chiede il dialogo
Certo, è giusto. Ma, nonostante il nome di Teresa Bellanova, che è una bella figura, non so quanto convenga ad Italia Viva. Al loro posto ci penserei, ma è una mia percezione, perché un risultato non positivo può avere delle risonanze a livello nazionale. Non so veramente quanto abbiano attecchito nel centrosinistra, può darsi che abbiano trovato più terreno fertile nelle parte più moderata del centrodestra.
Lei sta sfruttando la scia della novità di Crisetti sindaco per riproporsi?
Sfruttare non è il termine giusto. L’alternativa Crisetti l’ho creata io nel 2019 quando ero segretario cittadino per far tornare la città ad esser “normale”, cioè più partecipata a livello politico. La mia candidatura alle regionali fa parte di un progetto.
Quando parla di lavoro e ambiente, tema del prossimo incontro con Emiliano, a cosa si riferisce?
Le possibilità arrivano non solo per la Capitanata ma per tutta a Puglia dalla Comunità Europea, sullo smaltimento dei rifiuti, sui rifiuti organici urbani. Si può tornare sui laboratori urbani, alla scuola di arti e mestieri che fanno parte della nostra tradizione e della nostra cultura.
Sull’ agricoltura il centrodestra ricorda che è meglio non fare campagne elettorale…
Emiliano ha lavorato bene, qualche difficoltà l’abbiamo avuta sull’agricoltura ma l’ assessore è stato esonerato, secondo me tardi, ora stiamo recuperando. Come Pd a S. Giovanni Rotondo siamo fra i più in salute di tutta la Capitanata.