Ha festeggiato il suo 18esimo compleanno in piazza Catuma, ad Andria con l’esplosione di fuochi di artificio.
Una festa improvvisata che le è costata una multa da 250 euro.
“I responsabili sono stati individuati e sanzionati“, aggiunge. Dal verbale emerge non solo che lo scoppio dei fuochi pirotecnici ha causato “danno, disturbo e molestia a persone e animali” ma che chi era in piazza è stato individuato grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona. “Più d’ uno in questo periodo si sta rovinando la festa. E andremo avanti su questa strada, ancora e poi ancora”, fa sapere Bruno che ringrazia la polizia locale anche “bisognerebbe impegnarla su ben altro ma ci tocca fare anche questo e lo facciamo”.
“Ringrazio anche quei concittadini, che mi auguro nel tempo possano essere sempre di più, disposti a collaborare per ripristinare ciò che dovrebbe essere assolutamente normale in un vivere civile: rispettare le regole”, conclude.
Lo riporta l’Ansa Puglia.
Dovrebbero vigilare anche sul territorio di Manfredonia, infatti alla fine di via Scaloria, verso il mercato, fanno tanti fuochi d’artificio, ma poi non puliscono e lasciano sporco lo spartitraffico.
Non solo lasciano i residui dei fuochi oltre che a recare disturbo, spesso i fuochi vengo accesi anche dopo la mezzanotte, ma creano anche pericolo per la circolazione automobilistica che in quei momenti transita in quel tratto di strada che è anche un incrocio molto frequentato.
Stiamo parlando dell’incrocio tra via Scaloria, viale M. Magno e via Aronne Del Vecchio .
I responsabili di queste accensioni sarebbero facilmente individuabili in quanto sono gli avventori del ristorante che si trova prospiciente la zona incriminata.
Probabilmente il titolare del suddetto esercizio non è cosciente del fatto che, secondo sentenze di diversi tribunali e secondo la legge, è responsabile dei comportamenti adottati dai propri clienti fuori dal suo locale. Farebbe bene a darsi anche lui una regolata se non vuole incorrere in sanzioni .
Ad ogni modo mi risulta che gli abitanti della zona stanno pensando ad una azione collettiva di tutela, presso le autorità, per salvaguardare la vivibilità del quartiere.
Da noi invece ognuno fa quello che vuole, neanche le multe per divieto di sosta siamo buoni a fare.