In consiglio regionale Puglia la proposta di legge- proponenti Filippo Caracciolo Pd), Giuseppe Tupputi (Con Emiliano), Francesco La Notte (Gruppo Misto), Marco Vizzino (Popolari con Emiliano) Marco Galante (M5s), Saverio Tammaco (Per la Puglia)- per reintrodurre nell’ordinamento regionale pugliese il trattamento indennitario di fine mandato, soppresso per effetto della legge regionale 30 novembre 2012 che ne aveva previsto l’abolizione.
Allora i consiglieri regionali erano 70 e non 50 com’è attualmente. Come si ottiene l’assegno di fine mandato? Operando annualmente su indennità di carica una trattenuta del 24%.
Dunque su indennità di 7mila euro al mese, verrà trattenuto il 24%, cioè 1.680 euro all’anno. Per una sola legislatura, quindi 5 anni, le trattenute ammonteranno a 8.400 euro.
“A far data dal gennaio 2013 – legge n. 213/2012, si legge nella stessa proposta di legge- a coloro che hanno ricoperto le cariche di consigliere regionale o di componente della Giunta regionale spetta I ‘assegno di fine mandato anche se cessati dalla carica nel corso della legislatura”.
Dunque questa operazione di fine mandato ha valore retroattivo non solo per i consiglieri che avevano abolito l’assegno ma anche per i componenti della giunta, gli assessori non eletti.
Alle casse del bilancio del Consiglio regionale l’operazione costa 3 milioni e 700mila euro per l’esericizio 2023, 310mila euro per il 2024, stesso importo per il 2025.
Lungi dal fare del facile populismo, ma è del tutto evidente che la totale assenza di un trattamento di fine mandato non sia giustificabile, poichè i consiglieri che sono dipendenti pubblici o privati, in aspettativa non retribuita durante il mandato non usufruiscono dell’accantonamento ai fini del Tfr. Resta però da chiedersi se lo stipendio mensile di un consigliere regionale pugliese sia o meno consono.
In sostanza percepisce: 7 mila euro lordi base, più 4.100 euro di spese di esercizio di mandato e ancora tra i 1.200-1.700 euro come di indennità di funzione , per un totale mensile che oscilla tra gli 11.000 mila e 13.800 euro. Insomma una cifra più che sufficiente per garantire livelli di vita più che dignitosi.
È come dire siamo tutti d’accordo, poiché abbiano tutti gli occhi, il naso, le orecchie ma sopratutto la stessa bocca per dire: “Apriti sesamo”….