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Caro libri e trasporti, scuole pericolanti, protesta studenti S.G.Rotondo: “Vogliamo potere”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
10 Ottobre 2015
Gargano // Manfredonia //

San Giovanni Rotondo. ”IL 9 ottobre viene da una esigenza, dal fatto che gli studenti oggi hanno bisogno di tornare protagonisti, non solo all’interno delle scuole ma nel paese intero. Abbiamo necessità di tornare protagonisti perchè, dopo un anno di lotte contro la buona scuola, che è finita con l’approvazione della riforma stessa, vogliono continuare a tirarci in inganno…perchè noi non abbiamo perso una guerra, ma una battaglia per costruire una scuola democratica, cooperativa, di massa gratuita per tutto e tutti, una scuola che mette al centro i nostri bisogni e desideri, una scuola dove si posse accedere tranquillamente senza pagare molto i trasporti o i libri di testo, ricordando che anche quest’anno sono aumentati i costi dei libri.

Una scuola che diventa sempre autoritaria, e rischia di diventarlo ancora di più con la figura nuova del preside manager, un preside che da oggi deve andare alla ricerca di fondi privati, per poter sostenere le nostre scuole che di conseguenza diventeranno un luogo che si appiattiranno alle esigenze delle aziende della porta accanto, perchè oggi senza investimenti e con l’apprendistato gli studenti andranno a lavorare in aziende senza avere delle reali tutele formative, quando invece le alternative ci possono essere.

Riteniamo che l’alternanza scuola-lavoro possa essere un opportunità se però finanziata, se ci sono dei diritti per gli studenti, una formazione, una alternanza addirittura retribuita.

Ouesta del 9 ottobre non deve essere considerata una manifestazione solo degli studenti e per gli studenti, ma una manifestazione che deve far riflettere tutti. Lo slogan ufficiale di questa manifestazione è infatti ‘Vogliamo potere’. Cosa significa vogliamo potere? Vogliamo poter studiare, vogliamo poter studiare ciò che vogliamo senza essere influenzati per l’appunto dalla condizione sociale ed economica di partenza, vogliamo poter studiare avendo un buon diritto allo studio, vogliamo una legge nazionale che ci consenta di avere dei servizi e delle prestazioni capaci di abbattere le disuguaglianze.

Noi siamo ragazzi che se hanno un padre operaio non hanno le stesse opportunità dichi ha un padre con alle spalle un reddito elevato.

Queste sono le nostre principali priorità. O si parte della conoscenza per abbattere le barriere e le disuguaglianze o il paese investe in istruzione o questo paese non va avanti.

Scendiamo anche in piazza per la democrazia, perchè dopo un anno di riforme, tra job acts, sblocca Italia, decreto sviluppo e buona scuola, noi abbiamo compreso che viviamo in un paese che non ci ascolta, non ascolta chi ha esperienze e vuole dare alternative.

Chiudiamo questo discorso dicendo che c’è bisogno di attivarsi in ogni scuola, prendiamo le nostre scuole e dimostriamo che esse non possono essere soltanto in mano ai voleri del dirigente scolastico. Le scuole dovono rappresentare luoghi dl cooperazione, di democrazia.

Come studenti e studentesse di San Giovanni Rotondo chiediamo a gran voce un confronto con le Istituzioni locali, per presentare le nostro Istanze sull’edilizia scolastica, il trasporto locale e regionale, i diritti degli studenti e delle studentesse in stage, necessità di spazi culturali sul territorio. Vogliamo risposte, e non fermeremo la mobilitazione fino a quando non ci verranno date

Non possiamo più stare a guardare mentre gli studenti frequentano scuole inadatte e pericolanti, alle quali arrivano con mezzi affollati e pericolosi. Non possiamo più permettere che gli studenti della Provincia siano esclusi della vita culturali della città, vivendo un profondo disagio, senza la possibilità di frequentare al meglio i luoghi della formazione.

Vogliamo il comodato d’uso sui libri di testo, che consenta agli studenti di non dover pagare cifre esorbitanti per ottenere i libri”.

(Testo a cura di Francesco Cocomazzi; istituti scolastici interessati alla protesta: Alberghiero, Tecnico, Scientifico, Magistrale, seguiti dai loro rappresentanti d’istituto. Tra gli organizzatori: Chi ha capeggiato la situazione comunque sono stati Mario Natale e il sottoscritto Jhon Masi)

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